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di fronte alla sovrapproduzione cinese, il colosso italiano Mutti cerca di resistere

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DECRITTO – Per l’azienda familiare italiana, la minaccia proveniente dal Regno di Mezzo si aggiunge alla sfida del cambiamento climatico.

« Assisteremo nel 2024 ad una sovrapproduzione della produzione cinese, preoccupa Francesco Mutti. Questa situazione è pericolosa per un settore che conta in Europa. » L'amministratore delegato dell'azienda familiare italiana Mutti, specialista in pomodori di alta gamma, lancia l'allarme. I numeri: secondo l'organizzazione internazionale che rappresenta l'industria della trasformazione del pomodoro, la produzione cinese dovrebbe aumentare del 30,6% tra il 2023 e il 2024 per raggiungere 10,4 milioni di tonnellate sui 45,6 milioni previsti nel mondo. La Cina supererebbe la California (9,9 milioni previsti quest'anno contro 11,5 milioni dell'anno scorso), primo produttore mondiale degli ultimi anni, mentre l'Italia, in terza posizione, dovrebbe registrare un calo del 2,8% a 5,2 milioni di tonnellate.

I timori riguardanti la produzione cinese di pomodori non sono nuovi. Ma oggi…

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