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Risultati contrastanti e strategia di ripresa in vista per Casino

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Nonostante alcuni segnali di ripresa al Monoprix, il gruppo Casino continua ad attraversare un periodo difficile. Tra vendite in calo, cessioni e investimenti costosi, il distributore svelerà a metà novembre un piano strategico per ritrovare il suo equilibrio.

Investimenti costosi per ammodernare Monoprix e Franprix

Il gruppo di distribuzione Casino, acquisito nel marzo 2024, ha presentato un resoconto deludente per il terzo trimestre dell'anno, con un fatturato in calo dell'1,8% a 2,1 miliardi di euro. Nonostante il calo delle vendite si sia leggermente attenuato rispetto al trimestre precedente (-3,8%), i dati del distributore riflettono ancora una situazione complessa. Allo stesso tempo, l’Ebitda rettificato (utile prima degli interessi e delle imposte) si è attestato a 403 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024, in netto calo rispetto ai 530 milioni registrati l’anno precedente.

Monoprix, invece, rappresenta una nota più ottimista, con un leggero rimbalzo dello 0,9% del suo fatturato, in contrasto con il calo dell'1,2% di Franprix e quello del 4,5% dei marchi di ultra-prossimità come Spar e Petit Casino. In sofferenza anche la filiale di e-commerce del gruppo, Cdiscount, con un fatturato in calo dell'8,1%.

Philippe Palazzi, il nuovo direttore generale in carica da marzo, sottolinea che la trasformazione del gruppo si basa ormai su un modello incentrato sul franchising e sulla chiusura dei negozi in perdita. Dall'inizio dell'anno sono stati venduti 449 punti vendita non redditizi.

Quale futuro per Casino e i brand in difficoltà?

Per rivitalizzare i suoi marchi di punta, Casino ha lanciato ambiziosi programmi di modernizzazione. Presso Franprix, il progetto “Oxygène” mira a trasformare i negozi rivedendo il layout e riducendo i prezzi di alcuni prodotti essenziali. I primi lavori di ristrutturazione mostrano risultati incoraggianti, con un aumento delle vendite del 54% nelle settimane successive. Per Monoprix, gestito da settembre da Alfred Hawawini, è in elaborazione un nuovo concetto, “Connivence”. Gli sforzi si concentrano sull'abbassamento dei prezzi e sulla modernizzazione dei negozi, con l'obiettivo di rendere il marchio più competitivo.

Tuttavia, queste trasformazioni si stanno rivelando più costose del previsto: l’ammodernamento dei 600 punti vendita Monoprix dovrebbe costare un miliardo di euro, ben oltre il budget di 300 milioni di euro. all'anno annunciato da Daniel Kretinsky, l'azionista di maggioranza. Questo divario solleva interrogativi sul finanziamento di questi progetti.

Di fronte ai pesanti investimenti richiesti, Casino potrebbe ricorrere alla vendita di nuovi asset per finanziare la sua modernizzazione. I marchi ultraconvenience, che stanno mostrando performance deludenti, potrebbero essere oggetto di nuove operazioni. Il 14 novembre l'amministratore delegato Philippe Palazzi presenterà un piano strategico per il 2028, in cui illustrerà in dettaglio le misure previste per consolidare le finanze del gruppo e mantenerlo nel settore del commercio locale.

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