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Stiamo arrivando al momento più importante dell'anno per i pensionati che percepiscono la pensione integrativa Agirc-Arrco. Il mese di novembre è generalmente aneddotico per i francesi. È interessante solo perché inizia con un giorno festivo.
Ma per alcuni anziani è un mese importante per il potere d’acquisto. In effetti, è a novembre che le pensioni integrative beneficiano di un incremento in linea con l'inflazione. E se il governo parla già di rinviare l’indicizzazione delle pensioni di base, per Agirc-Arrco non è così. Come ogni anno, è a novembre che aumenteranno. Ma di quanto?
Una rivalutazione annuale per le pensioni complementari
I pensionati sono abituati a questa rivalutazione annuale. Per loro è logico ed essenziale. Infatti, questo aggiustamento consente loro di combattere più facilmente l’inflazione. E per una buona ragione, l'importo della pensione evolve seguendo il percorso dell'evoluzione dei prezzi.
Nel 2023, i pensionati hanno poi beneficiato di un bel incremento del 4,9%. L'aumento era ovviamente logico, dal momento che l'inflazione stava superando i record. Tuttavia, quest’ultimo ha continuato a rallentare da gennaio.
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Oggi, fortunatamente, è più moderato. Il suo tasso, al momento in cui scriviamo, è dell’1,8%. Siamo lontani da questa inflazione superiore al 5% che abbiamo subito qualche mese fa. In altre parole, i prezzi continuano a salire, ma meno rapidamente. Per tutelare i pensionati aumenta quindi la pensione complementare.
Un aumento relativo nel 2024
A causa della minore inflazione, l'aumento sarà inferiore nel 2024. Il Consiglio di Amministrazione opta infatti per un aumento dell'1,6%. Un aumento leggermente inferiore all’inflazione, quindi.
Questo livello di rivalutazione rappresenta per il regime un onere di 1,6 miliardi di euro all’anno, vale a dire un costo totale stimato in 24 miliardi di euro su un periodo di 15 anni. Ma perché l'aumento delle pensioni integrative non corrisponde esattamente al tasso di inflazione?
La risposta è semplice. Il Consiglio di Amministrazione di Agirc-Arrco tiene conto di quanto previsto dall'articolo 4 dell'accordo nazionale interprofessionale (ANI), il quale precisa che tra il 2024 e il 2026 la rivalutazione deve seguire l'evoluzione dei prezzi al consumo non del tabacco, ridotto di un fattore di sostenibilità di 0,40 punti. Alla fine optano per una sottrazione minore, di 0,2 punti. Abbastanza per dare sollievo ai pensionati, che temevano un aumento ancora più contenuto.
14 milioni di persone vedranno aumentare le loro pensioni
Questa decisione riguarda 14 milioni di pensionati del settore privato. Noteranno la differenza dal 4 novembre, ed è eccezionale. Infatti, non riceveranno la pensione il 1° giorno, essendo giorno festivo. Quest'ultimo però precede il sabato e la domenica. Quindi, dovrai mostrare un po 'di pazienza.
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Per quanto riguarda l'aumento delle pensioni di base, gli anziani stanno ancora aspettando. Il desiderio di Michel Barnier è di ritardare questo aumento fino a luglio. Ma i deputati fanno sapere di non essere d'accordo con questa proposta, a sinistra come a destra.
I dibattiti nell’Assemblea Nazionale ci permetteranno, speriamo, di trovare una soluzione a questo non metterà in pericolo le finanze più precari.
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