Il produttore di biciclette elettriche Flyer con sede a Huttwil (BE) dovrà probabilmente affrontare una profonda ristrutturazione. La società madre tedesca ZEG ha avviato una procedura di consultazione, ha annunciato mercoledì, confermando le informazioni della radiotelevisione tedesca SRF e di Blick.
Attualmente Flyer impiega a Huttwil 170 collaboratori. Nell’ambito della prevista ristrutturazione si sta valutando l’eliminazione di gran parte dell’attuale personale, si legge in un comunicato stampa della ZEG. La SRF, citando una fonte interna, ha segnalato 155 licenziamenti programmati. I dipendenti sono stati informati mercoledì.
Il proprietario intende ridurre al minimo l’amministrazione di Flyer e trasferire la produzione. Con questa misura la casa madre tedesca “reagisce alla difficile situazione del mercato nel settore delle biciclette”.
ZEG prenderà la decisione finale dopo la procedura di consultazione, precisa l’azienda. In caso di licenziamento i dipendenti interessati beneficerebbero di un piano sociale.
Boom del ciclismo durante il Covid
Il Dipartimento dell’economia, dell’energia e dell’ambiente del cantone di Berna ha dichiarato di essere stato informato in anticipo da Flyer sui cambiamenti previsti a Huttwil. Il suo portavoce, però, non ha voluto dire, per ragioni legali, quante posizioni siano interessate.
Pioniere della bici elettrica, i cui inizi risalgono agli anni ’90, Flyer ha beneficiato del boom del ciclismo durante la pandemia di coronavirus. Ma da allora il mercato è saturo e il fatturato è in caduta libera. Un anno fa l’azienda aveva già tagliato circa 80 posti.
ats/lan
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