Un capo di brigata di Levallois (Hauts-de-Seine) è al centro di un caso di “corruzione, appropriazione indebita dello scopo dei fascicoli, frode e violazione del segreto professionale”, secondo la procura di Nanterre. Incriminato e posto in custodia cautelare l'11 ottobre, è sospettato di aver consultato illegalmente archivi della polizia e di aver trasmesso informazioni riservate, principalmente a suo figlio, secondo Il parigino.
Quest'ultimo, 27 anni, avrebbe utilizzato questi dati per contatti, tra cui malviventi e soggetti legati al banditismo.
Quasi 3.000 fascicoli consultati
Fu durante un banale arresto alla fine del 2022 che emersero i primi sospetti, dopo il ritrovamento di dati riservati in un telefono. L'indagine condotta dall'Ispettorato generale della polizia (IGPN) ha evidenziato ripetuti collegamenti con fascicoli giudiziari e targhe, con quasi 3.000 consultazioni in due anni, ben oltre le esigenze delle funzioni del poliziotto di 54 anni.
Entrambi gli uomini sono ora detenuti. Un'indagine dovrà accertare le motivazioni dell'agente di polizia e i legami di suo figlio con le reti criminali.
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