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il metodo Stellantis per raggiungere gli obiettivi di CO2

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Si tratta di un vero grattacapo per le case automobilistiche del Vecchio Continente. Dal 2025 entra in vigore la normativa europea sulla CO2, altrimenti nota come “standard CAFE”, per il Corporate Average Fuel Economy. E per chi non raggiunge i limiti di anidride carbonica da non superare a fine anno, ovvero 95 g/km, il conto sarà salatissimo: 95 euro di multa per grammo in più… e per auto venduta !

Durante l’estate, il capo della Renault Luca de Meo ha lanciato l’allarme, prevedendo multe fino a 15 miliardi di euro per alcuni produttori. Ma mentre Renault o BMW chiedono modifiche o rinvii di queste regole, in Stellantis il metodo è ben diverso, come confermato da Jean-Philippe Imparato, ex amministratore delegato di Alfa Romeo e Peugeot, e neopromosso capo europeo di Stellantis. Non è richiesto alcun rinvio o riduzione, la variabile di aggiustamento verrà effettuata direttamente a livello della produzione del gruppo. Anche se questo significa mettere da parte le termiche!

Sta succedendo adesso

Per l’amministratore delegato uscente (nel 2026) Carlos Tavares, cercare a tutti i costi di ritirare o indebolire gli standard CAFE significa continuare a rimanere indietro rispetto ai produttori automobilistici cinesi, che sono già molto avanzati nei veicoli elettrici. Quanto a Jean-Philippe Imparato, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Salone di Parigi 2024 – che ha chiuso i battenti questa domenica 20 ottobre – che per raggiungere il 24% dei veicoli elettrici venduti nel 2025, sarebbe necessario raddoppiare la quota di VE il prossimo anno.

Come arrivarci? Riducendo la produzione delle auto termiche. Molto semplicemente. E sta accadendo adesso! Citato dai nostri colleghi di Automotive News, ha dichiarato: “Il mio primo compito è allineare la produzione dei veicoli venduti nel primo trimestre del 2025 entro la prima settimana di novembre. Ci vogliono circa 60 giorni affinché un’auto passi dalla linea di produzione all’immatricolazione, sia che finisca in una casa, in un’azienda o in una concessionaria”.

Aumenta i prezzi termici!

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Lo stabilimento di Cassino, in Italia, dove Alfa Romeo produrrà le future Stelvio e Giulia elettriche sulla piattaforma STLA Large.© Alfa Romeo

Per garantire che Stellantis raggiunga gli obiettivi prefissati, Jean-Philippe Imparato intende quindi andare al sodo e ridurre la quota dei veicoli termici. “Poiché produciamo solo veicoli ordinati dai clienti, assembleremo tutti i veicoli con motore a combustione interna necessari per mantenere la quota di veicoli elettrici al livello richiesto”. L’AD, inoltre, ha accennato anche alla possibilità di aumentare il prezzo dei veicoli termici caso per caso, per modello, per marca, per mercato, nel caso in cui la domanda fosse più forte del previsto per raggiungere gli obiettivi in ​​termini di Emissioni di CO2.

L’obiettivo è anche quello di incentivare la vendita di auto elettriche, in particolare offrendo incentivi alle forze di vendita. Non bisogna inoltre dimenticare che Stellantis potrà contare su Leapmotor, nella quale il gruppo ha investito (partecipazione del 51% nella joint venture Leapmotor International), per ridurre le proprie emissioni di CO2. Il marchio cinese ha già commercializzato due modelli elettrici nel Vecchio Continente, la city car T03 e il SUV C10. Una cosa è certa: a causa di questi obblighi imposti alle case automobilistiche, e dei prezzi dell’energia termica che potrebbero quindi aumentare, l’acquisto di un’auto elettrica potrebbe essere più interessante che mai nel 2025!

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