Il governo olandese intende ridurre la sua partecipazione nell’istituto di credito ABN Amro a circa il 30% attraverso un piano di negoziazione, ha affermato martedì in una nota.
Lo Stato olandese possiede attualmente il 40,5% delle azioni di ABN Amro.
ABN Amro, una delle tre banche dominanti nei Paesi Bassi, è stata nazionalizzata durante la crisi finanziaria del 2008 e riprivatizzata nel 2015.
Lo Stato ha detenuto la maggioranza delle azioni di ABN Amro per anni, ma ha ridotto la propria partecipazione dall’inizio dello scorso anno.
Ciò fa parte di una tendenza più ampia in Europa, dove i governi hanno venduto le loro partecipazioni bancarie durante l’era della crisi, approfittando di un rimbalzo dei prezzi delle azioni e di condizioni relativamente indulgenti per i finanziatori.
All’inizio di questo mese, la Grecia ha completato la riprivatizzazione delle sue banche vendendo una partecipazione del 10% nella Banca nazionale. Il mese scorso, la Germania ha ridotto la propria partecipazione in Commerzbank.
La banca britannica Barclays è stata incaricata di effettuare una “vendita misurata e ordinata” delle azioni ABN ad un prezzo minimo per azione che non è stato comunicato, ha affermato il gestore degli interessi finanziari dello Stato olandese, NLFI.
La vendita inizierà nei prossimi giorni e terminerà quando sarà stato venduto il numero massimo di azioni, ha aggiunto la banca.
Lunedì le azioni ABN Amro hanno chiuso a 15,83 euro, in rialzo di circa il 15% dall’inizio dell’anno, ma ancora al di sotto del prezzo IPO di 17,75 euro del novembre 2015.
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