(Agenzia Ecofin) – In Nigeria il governo sta accelerando le iniziative per arrivare alla monetizzazione del gas naturale, le cui riserve sono le più grandi dell’Africa ma sono tuttavia sottosfruttate.
In linea con le ambizioni del governo federale mirate alla monetizzazione della produzione di gas naturale della Nigeria, venerdì 11 ottobre la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) ha stipulato un accordo di vendita e acquisto di gas naturale.
L’accordo riguarda la società anglo-olandese Shell, la società francese TotalEnergies e la multinazionale italiana Eni. Insieme, queste società forniranno 270 milioni di piedi cubi di gas alla Brass Fertilizer & Petrochemical Company per la produzione di metanolo, un importante composto chimico organico utilizzato in varie applicazioni industriali.
Con questo accordo, questo progetto da 3,3 miliardi di dollari, in attesa da quasi un decennio, sta facendo progressi positivi verso la sua realizzazione. Secondo Ekperikpe Ekpo, ministro di Stato per il Gas, esso “farà risparmiare alla Nigeria circa 200 milioni di dollari in valuta estera all’anno”, stimolando al tempo stesso l’occupazione.
Secondo Statista, alla fine del 2023 il Paese detiene le maggiori riserve accertate di gas naturale in Africa, per un valore di 5,94 trilioni di metri cubi standard. Le esportazioni di gas naturale del principale produttore dell’Africa nera sono state dell’ordine di 29,7 miliardi di metri cubi standard nel 2022.
All’inizio di questo mese, il governo ha annunciato l’introduzione di un quadro giuridico per attrarre almeno 5 miliardi di dollari di investimenti nel settore del gas offshore.
Abdel-Latif Boureima
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