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Idrogeno verde: il Marocco in prima linea nella rivoluzione energetica

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L’idrogeno verde sta emergendo come leva strategica per la transizione energetica, promettendo di ridefinire il panorama industriale ed economico del Regno.

Impegnato nella battaglia per l’idrogeno verde, il Marocco si sta posizionando in prima linea in una rivoluzione energetica che potrebbe trasformare le dinamiche del commercio mondiale. Con le ambizioni produttive dichiarate, il Paese punta a ritagliarsi uno spazio nel mercato dell’idrogeno, cosa che potrebbe avere ricadute significative sul suo tessuto industriale.

Secondo uno studio PWC, il Regno potrebbe diventare un attore leader producendo più di nove milioni di tonnellate di idrogeno equivalente all’anno entro il 2050, di cui sette milioni potrebbero essere destinati all’esportazione, per un potenziale di oltre 13 miliardi di dollari. Una lettura corroborata da un recente rapporto della Banca Mondiale, secondo cui il Marocco potrebbe sviluppare la produzione su larga scala di idrogeno verde e dei suoi derivati, puntando sui suoi asset principali, il sole e il vento. Concentrandosi sulle esportazioni, potrebbe soddisfare il 4% della domanda globale entro il 2030, offrendo al tempo stesso costi di produzione e di trasporto competitivi.

In questa corsa alla competitività, la battaglia per l’idrogeno si svolge sullo sfondo della transizione ecologica. Le maggiori potenze industriali, infatti, hanno già messo in atto specifici meccanismi di finanziamento pubblico per questo settore. Negli Stati Uniti, ad esempio, il credito d’imposta sulla produzione di idrogeno pulito offre aiuti per lo sviluppo di centri di produzione e consumo. In Asia, Cina e Giappone hanno implementato piani di sostegno per il settore, finanziando la produzione di veicoli a idrogeno e lo sviluppo di standard per la produzione, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno.

Settore strategico
Per sfruttare l’entusiasmo globale, il Marocco è decisamente impegnato nello sviluppo di questo settore strategico, in particolare attraverso iniziative volte ad attrarre investimenti e stimolare la ricerca nelle tecnologie di produzione dell’idrogeno.

“Il Marocco ha tutte le carte in regola per diventare un attore chiave nella catena del valore dell’idrogeno verde”, confida Ryad Mezzour, ministro dell’Industria e del Commercio, aggiungendo che “l’idrogeno rappresenta un’opportunità unica per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e rafforzare l’attrattiva industriale del Paese.

Allo stesso tempo, il Ministro dell’Inclusione Economica, Younes Sekkouri, ha annunciato la creazione di 30.000 posti di lavoro nel settore dell’idrogeno verde e nei settori associati, a margine della 4a edizione di Power to il 9 ottobre a Marrakech. Questi nuovi posti di lavoro riguardano l’industria, la decarbonizzazione ma anche la mobilità elettrica, ambiti considerati prioritari per il futuro energetico del Paese. Per anticipare lo sviluppo del settore dell’idrogeno verde, il Ministero dell’inclusione economica, delle piccole imprese, dell’occupazione e delle competenze ha anche avviato una formazione specializzata adattata alle esigenze di questo settore. Sono previsti tre istituti di formazione per le professioni delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica (IFMEREE) a Oujda, Tangeri e Ouarzazate.

“Queste strutture offriranno formazione per tecnici specializzati in energia eolica, fotovoltaica ed efficienza energetica”, ha affermato Sekkouri.

Gli istituti dell’OFPPT, in particolare a Tarfaya, completeranno questa offerta. Ma permangono sfide significative, che si tratti degli investimenti necessari o della formazione di competenze qualificate per realizzare questa transizione. Lo sviluppo delle conoscenze industriali si rivela quindi essenziale per dare forma a un futuro energetico pulito, commisurato alle ambizioni ecologiche ed economiche del Regno.

Idrogeno verde: quattro accordi per rilanciare il settore

Quattro accordi sono stati firmati recentemente durante la quarta edizione di Power to X, a testimonianza dell’impegno del Marocco nello sviluppo dell’idrogeno verde.

Il primo accordo, concluso tra l’Istituto per la ricerca sull’energia solare e le nuove energie (IRESEN) e il Centro spagnolo para el desarrollo tenológico industrial (CDTI), mira a rafforzare la cooperazione tecnologica.

Il secondo, un memorandum d’intesa con il Tweed Cluster, si concentra sull’innovazione nello stoccaggio dell’energia e nella produzione di idrogeno verde per l’industria marocchina. A ciò si aggiunge un memorandum d’intesa tra IRESEN e Mohring Energie Maroc, incentrato sulla cooperazione tecnica e sulla ricerca e sviluppo.

Infine, è stato siglato un altro accordo tra il Green H2 Cluster, Fidaroc Grant Thornton e UGGC Africa Lawfirm, con l’obiettivo di creare una piattaforma di competenze multidisciplinare dedicata all’ecosistema dell’idrogeno verde in Marocco.

Ayoub Ibnoulfassih / Ispirazioni ECO

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