Il gruppo farmaceutico francese Sanofi ha confermato venerdì di essere in trattative esclusive con il fondo americano CD&R per vendere una quota di maggioranza di Opella, entità che commercializza la famosa marca di paracetamolo Doliprane.
Alla fine Doliprane non sarà più sotto la bandiera tricolore. Il gruppo farmaceutico Sanofi ha finalmente preso una decisione annunciando in un comunicato stampa di aver “avviato le trattative con CD&R per la potenziale vendita di una quota di controllo del 50% in Opella, la sua attività nel settore della salute dei consumatori”.
Da parte sua, il fondo d’investimento francese PAI è stato definitivamente escluso e questa scelta sarebbe stata in parte motivata da un’offerta più generosa da parte del suo rivale d’oltreoceano, come ha annunciato giovedì BFM Business.
«Se le discussioni dovessero dare esito positivo, l’eventuale accordo verrebbe concluso previa consultazione degli organi di rappresentanza del personale», aggiunge Sanofi, che comunicherà «a tempo debito, quando sarà stata presa una decisione» su questa operazione su larga scala.
Una cessione da 15 miliardi di euro
CD&R avrebbe messo sul tavolo 15 miliardi di euro per l’acquisizione di Opella, presente in 100 paesi e che comprende più di un centinaio di marchi, tra cui Doliprane, Dulcolax, Lysopaïne e persino Maalox. Ha raggiunto un fatturato di 5,2 miliardi di euro nel 2023.
Il progetto di separazione era stato annunciato quasi un anno fa per consentire a Sanofi di accelerare l’innovazione e posizionarsi come campione dell’immunologia e per Opella di concentrarsi sulla sua attività principale, considerata più vicina a una logica di consumo quella della farmacia.
Da allora, tuttavia, questa scissione ha sollevato interrogativi sul futuro di Doliprane con timori di delocalizzazione della sua produzione. La vigilanza è necessaria a livello esecutivo perché la fornitura di paracetamolo ha vissuto periodi di tensione durante l’inverno 2022-2023.
“Questa proposta di vendita non mette in discussione né la produzione in Francia di Doliprane o di altri medicinali essenziali prodotti da Opella nel nostro territorio, né la fornitura di questi medicinali al mercato. Questo rientra naturalmente negli impegni richiesti”, assicurano Antoine Armand e Marc Ferraci.
Il ministro francese incaricato dell’Industria Marc Ferracci ha così chiesto a Sanofi e al futuro acquirente impegni volti a garantire il “mantenimento della sede e dei centri decisionali sul territorio nazionale” e “l’impronta industriale francese di Opella”.
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