BP ha affermato che un calo dei margini di raffinazione ridurrebbe il profitto del terzo trimestre di 400 milioni di dollari, portandolo a 600 milioni di dollari rispetto ai tre mesi precedenti.
Anche i risultati del trading petrolifero del gruppo britannico dovrebbero essere deboli, si legge in una nota.
Le raffinerie di petrolio di tutto il mondo si trovano ad affrontare un calo della redditività, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi anni, segnando una battuta d’arresto per un settore che aveva goduto di rendimenti elevati dopo la pandemia e sottolineando la portata dell’attuale rallentamento della domanda globale.
Lunedì anche la rivale Shell ha avvertito del crollo dei margini di profitto della raffinazione e della debolezza del commercio di prodotti petroliferi nel terzo trimestre.
La major petrolifera statunitense Exxon Mobil ha dichiarato lo scorso anno che il crollo dei prezzi del petrolio avrebbe colpito i suoi profitti del terzo trimestre.
I prezzi del petrolio sono scesi del 17% nel terzo trimestre, il calo trimestrale maggiore in un anno, a causa delle preoccupazioni sulle prospettive della domanda globale di petrolio. I futures del greggio Brent si sono attestati a 71,77 dollari al barile nell’ultimo giorno di negoziazione del trimestre.
La BP ha affermato che il profitto del terzo trimestre dell’unità di produzione e sfruttamento del petrolio sarebbe influenzato da 100 a 300 milioni di dollari.
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