Questa classifica si basa su parametri quali l’importo delle vendite online transfrontaliere, gli indicatori SEO, il volume delle visite transfrontaliere, le diverse strategie adottate dai marchi e dalle piattaforme di vendita…
In questa classifica sono inclusi anche Temu (5°) e Shein (8°). Queste piattaforme, insieme ad Aliexpress, sono la forza trainante dell’ascesa dei mercati cinesi, che sta rimodellando il panorama dell’e-commerce in Europa. Di fatto, utilizzano un modello “prodotto dalla Cina, commercializzato dalla Cina, venduto dalla Cina e consegnato dalla Cina”, costringendo gli attori occidentali, guidati da Amazon, ad adattarsi.
Quest’ultimo illustra le sfide della crescita cinese: pur beneficiando di efficaci venditori cinesi a terzi (più della metà delle sue vendite a terzi), l’americano deve affrontare rischi legati in particolare alle tensioni geopolitiche e al cambiamento delle normative.
Inoltre, i venditori stanno adottando sempre più approcci multicanale, estendendosi oltre Amazon ai propri siti e social network, in particolare a causa dell’aumento dei costi di Amazon e del desiderio di controllare il proprio marchio. Questa strategia consente ai venditori di raggiungere clienti diversificati e di migliorare la loro visibilità, mitigando al contempo i rischi della dipendenza dalla piattaforma.
Per mantenere la sua posizione dominante, Amazon sta quindi espandendo la sua rete di venditori cinesi, migliorando la logistica e innovando i metodi di consegna, il che comporta nuove sfide. “Il futuro dell’e-commerce globale dipende dal modo in cui le aziende occidentali innovano e navigano in un mercato sempre più competitivo e regolamentato, plasmato dall’ascesa dei giganti cinesi dell’e-commerce”, commenta CBCommerce.
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