DayFR Italian

dovrebbero essere ancora possibili per pagare la spesa nel 2025 – Libération

-

Secondo le informazioni di RMC, il governo dovrebbe estendere ancora una volta la misura che consente ai dipendenti di acquistare nei supermercati prodotti che non sono direttamente consumabili. I ristoratori stanno già denunciando questa possibile decisione.

Chi fa la spesa con la tessera ristorante o con i ticket può stare tranquillo: dovrebbe poter continuare ad utilizzarli per pagare pasta, uova e verdure anche oltre il 31 dicembre. Secondo le informazioni di RMC, il governo dovrebbe mantenere, almeno per un altro anno, la misura eccezionale che consente l’acquisto di prodotti non direttamente consumabili nei supermercati. L’esecutivo, sempre secondo i nostri colleghi, prenderebbe addirittura in considerazione la possibilità di perpetuare il sistema e dovrebbe decidere “in futuro”.

Se verrà ufficializzata, la notizia basterà a far gioire i circa 5,4 milioni di dipendenti beneficiari: in un sondaggio pubblicato lo scorso marzo dalla Commissione nazionale buoni pasto, gli intervistati si sono detti, quasi tutti (96%) favorevoli mantenendo questa possibilità. La decisione di ampliare l’utilizzo dei buoni pasto è stata presa dal governo nel 2022 a fronte di un’inflazione galoppante e del suo peso nel potere d’acquisto. I consumatori potevano quindi continuare ad acquistare con i propri buoni prodotti immediatamente consumabili (panini, insalate, ecc.), ma anche quelli che richiedevano una preparazione – bollire una padella per aggiungere la pasta, ad esempio. Con un massimale di 25 euro al giorno.

Lamentele dei ristoratori

La misura doveva essere temporanea, ma è già stata prorogata due volte. Con grande sgomento dei ristoratori, che denunciano la concorrenza sleale. Mercoledì 9 ottobre il loro principale sindacato, l’Unione delle industrie alberghiere, ha addirittura diffuso un comunicato stampa in cui invitava l’esecutivo a riorientare il sistema per “salvaguardare” il loro settore “già fortemente colpito dalle crisi successive”. «[Cette mesure] ha favorito in larga misura i negozi di grandi e medie dimensioni a discapito dei negozi locali”deplora l’organizzazione, sottolinea “Un deficit di 576 milioni di euro per i ristoratori e un trasferimento di attività di 756 milioni di euro” a beneficio di vasti territori. Sempre secondo l’indagine CNTR, un dipendente utilizza in media, al mese, il 36% dei buoni pasto nei supermercati (e il 34% nei ristoranti, escludendo le attività alimentari come le panetterie).

L’argomento principale del sindacato a favore del ritorno al vecchio sistema: l’inflazione scesa sotto il 2%. “L’inflazione è rallentata, ma i prezzi, salvo alcune eccezioni, non sono scesi”ribatte una fonte ministeriale interrogata da il parigino. Il sistema non è destinato a sostenere il restauro, ma a sostenere i francesi, soprattutto finanziariamente, nel contesto del loro lavoro.

Questa probabile proroga potrebbe successivamente essere accompagnata da riflessioni su una riforma più ampia del biglietto del ristorante. L’idea di un doppio tetto sta avanzando – il governo precedente ci stava già lavorando. Si tratterebbe di mantenere il tetto di 25 euro per le spese nei panifici e nei ristoranti, e di istituirne un secondo, meno significativo, per i supermercati.

Related News :