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Luc Lavoie distrugge François Legault alla TVA: Pierre-Karl Péladeau tradito dal giornalista

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Luc Lavoie ha semplicemente distrutto François Legault, definendolo “il peggior primo ministro della storia del Quebec” per tutte le ragioni che conosciamo.

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Lavoie va ancora oltre proclamando che dobbiamo “sacrificarlo all’esterno”. Ciò che rende questo attacco verbale ancora più significativo è il contesto in cui avviene.

Infatti, mentre TVA Sports si rallegra delle conseguenze della visita dei Los Angeles Kings in Quebec per 7 milioni di dollari pagati dai contribuenti e pubblicizza questo evento come un grande successo per il ritorno dei nordici, Lavoie insiste nell’affermare che questa conclusione è un errore. menzogna nazionale.

Questa discrepanza crea un certo disagio, perché il Quebecor, il datore di lavoro di Lavoie, avrebbe bisogno del sostegno del governo di François Legault per portare una squadra NHL in Quebec.

Tuttavia, su TVA, Lavoie non si tira indietro dall’umiliare il primo ministro, buttando sotto l’autobus anche il sogno di rivedere i nordici in Quebec.

Il contrasto è stridente: da un lato, Pierre-Karl Péladeau, amministratore delegato del Quebecor e ardente difensore del ritorno dei nordici, sta intensificando gli sforzi per convincere la NHL e le autorità politiche della fondatezza del suo progetto.

D’altra parte, Luc Lavoie, una figura influente dell’informazione all’interno dello stesso gruppo, si mostra apertamente un accanito oppositore del progetto, addirittura ostile, a questa idea, che considera irrealizzabile.

Arriva addirittura ad affermare che l’economia della regione non potrebbe sostenere a lungo termine una squadra professionistica, soprattutto a causa della mancanza di sponsor e della difficoltà di riempire i palchi aziendali a prezzi esorbitanti.

“Il Quebecor è un’impresa che va molto bene, che è redditizia, che offre buoni profitti ai suoi azionisti, tra cui la Caisse de dépôt e altri, ma il Quebecor non è capace di alzarsi una mattina e dire: io, vado a mettere sul tavolo 1,1 miliardi per avere la licenza per pagare una squadra di hockey. Chiuderanno e andranno in bancarotta.” (credito: IVA)

“Non c’è nessuno che possa dimostrare che la comunità del Quebec, nel senso metropolitano del termine, ha abbastanza denaro in circolazione per comprare scatole da hockey a 150.000 o 200.000 dollari all’anno”.

Questa divergenza di opinioni tra Péladeau e Lavoie è il simbolo di una tensione che non può essere ignorata all’interno del Quebecor.

Mentre Péladeau punta sul ritorno dei nordici per salvare TVA Sports, Lavoie fa eco ad una verità evidente, non solo sulla fattibilità del progetto, ma anche sulle priorità economiche del governo.

Il fatto che Lavoie critichi apertamente François Legault in TVA, distruggendo indirettamente le ambizioni di Péladeau, fa sudare freddo lungo la schiena dell’amministratore delegato del Quebecor.

Ciò crea un disagio palpabile, non solo all’interno dell’azienda, ma anche sulla scena pubblica, dove i due uomini incarnano visioni del tutto opposte.

Da un lato il sogno di portare in Quebec una squadra leggendaria, dall’altro una realtà economica e politica che rende questo progetto impossibile.

Luc Lavoie colloca Pierre-Karl Péladeau in un incubo pubblico: può davvero contare sull’appoggio del governo di François Legault quando una delle sue voci più influenti umilia il primo ministro sulla pubblica piazza, sabotando le ambizioni del suo progetto?

Porre la domanda significa rispondere.

Il disagio è diventato troppo grande per essere ignorato, e potrebbe benissimo essere che la questione dei nordici non sia solo una questione di hockey, ma anche di politica e di potere all’interno dello stesso Quebecor.

Resta il fatto che, alla fine, il grande giullare della storia è ancora e sempre… François Legault…

Il più grande “ministro clown” della storia del Quebec.

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