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chip che costano molto a Samsung

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Nonostante un investimento di diversi miliardi di dollari, Samsung non è ancora riuscita a raggiungere il livello delle più grandi aziende nella progettazione e produzione di chip elettronici, come TSMC. Tuttavia, non si tratta di abbandonare questa attività.

SAMSUNG eccelle in diversi mercati, in particolare quello delle memorie (DRAM e NAND). Era quindi sensato diversificare nel settore dei chip logici, ad esempio nel settore dei processori. Nel 2019, il presidente del gruppo coreano, Jay Y. Lee, ha annunciato la sua visione: superare il leader mondiale TSMC entro il 2030.

Samsung ancora lontana da TSMC

E per riuscirci non esistono rimedi miracolosi: bisogna passare al carbone e mettere le fabbriche di produzione di trucioli al servizio di tutti i produttori, concorrenti compresi. TSMC ha diversi clienti importanti, tra cui Apple e Nvidia. Già nel 2017, Samsung ha iniziato a separare la sua attività di fonderia (la produzione di semiconduttori) da System LSI, il gruppo che progetta questi stessi chip, come ad esempio gli Exynos.

L’idea era quella di rassicurare i produttori che potrebbero essere riluttanti a rivolgersi ad un rivale del genere per equipaggiare i propri smartphone. Separando queste due attività, teoricamente la fonderia non può trasmettere segreti ai team responsabili dello sviluppo dei chip per i telefoni Samsung, almeno questa è la promessa. Ma chiaramente questo non basta a farne un’attività redditizia.

Sebbene la società non fornisca dati specifici riguardanti la performance finanziaria e commerciale di queste due entità, gli analisti intervistati da Reuters perdite calcolate di 2,4 miliardi di dollari nel 2023. E le stime per il 2024 non sono certo più lusinghiere con perdite di 1,5 miliardi di dollari.

Samsung non intende però separare completamente l’attività di produzione dei chip da quella di progettazione. Lo ha detto all’agenzia di stampa Jay Y. Lee, nonostante le perdite miliardarie che stanno trascinando al ribasso i risultati dell’intero gruppo. “ Vogliamo sviluppare queste attività “, dice. “ [Nous ne sommes] non interessato ad una scissione “. Samsung non riesce ad attrarre grandi clienti in grado di effettuare grandi ordini; Ciò non impedisce all’azienda di incrementare la costruzione di nuove unità produttive, in Corea del Sud come negli Stati Uniti.

Questa strategia è anche quella seguita da Intel, che è molto lontana dal dare i risultati attesi. Tanto che Arm e Qualcomm avrebbero messo gli occhi sull’ex numero 1 al mondo dei chip elettronici. Samsung non si trova affatto nella stessa situazione di Intel, anche se le difficoltà sono simili quando si tratta di produrre chip per i concorrenti.

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Fonte :

Reuters

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