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Immatricolazioni di autocarri a settembre: perché l’aumento non riflette la realtà del mercato

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Aumento del 45,9% oltre alle 5 t, 183% per i trasportatori: i gloriosi indicatori di settembre meritano di essere messi in prospettiva con quanto avvenuto un anno fa sul piano normativo. Nel complesso, il mercato mostra un leggero calo – 1,3%.

L’impatto delle normative sulle immatricolazioni di nuovi veicoli pesanti superiori a 5 tonnellate sta subendo shock a lungo termine. Ne è prova il mese di settembre, che con 3.438 VN si è chiuso con un incremento del 45,9% rispetto allo stesso mese del 2023, ma con un volume che non rispecchia assolutamente il dinamismo che presuppone questo tasso di crescita, trattandosi di qualche 300 unità in meno rispetto alla media del mese nel periodo 2014-2023.

Un settembre 2024 corto quindi, ma molto migliore di settembre 2023, mese che aveva subito in pieno le conseguenze delle numerose iscrizioni e preimmatricolazioni dei mesi precedenti a causa della nuova normativa sul tachigrafo.

Volume di trattore più basso dal 2009

Hanno sofferto particolarmente i facchini: 634 VN, il volume peggiore mai registrato alla fine di questo mese. Quest’ultimo dato spiega il boom della categoria un anno dopo: +183%, a 1.797 immatricolazioni, che è, questa volta, un volume eccellente, di oltre 400 unità superiore alla media del mese; una performance che è senza dubbio dovuta anche alla normativa GSR 2 entrata in vigore a luglio e per la quale gli allestitori hanno ottenuto delle esenzioni.

I trattori brillano molto meno. Già devastati nel settembre 2023 (– 22,6%), sono scesi ancora più in basso, anche se solo – 4,7% ma con solo 1.641 registrazioni, il volume più basso per questo mese dal… 2009 .

Scania sta andando bene

Questo contrasto si riflette nella performance dei nove mesi. I trasportatori hanno registrato un +9,3%, i trattori –9,3%, per un saldo complessivo di –1,3%, a 37.202 VN. Settembre ha permesso di ristabilire un po’ il saldo che, a fine agosto, per la prima volta quest’anno era andato in rosso (– 4,5%). Non si può negare la forza del segmento piccolo dei veicoli da 5,1 a 15,9 t: + 153% a settembre, + 16,1%, a 4.833 VN, da gennaio.

La crescita di settembre non è stata condivisa tra i sette principali produttori. Il mese ha infatti dato luogo a risultati molto opposti, forti aumenti da un lato (+283% per Iveco, +120% per MAN), lievi flessioni dall’altro (– 3,4% per Mercedes-Benz, – 2,2% per Daf). . Per il momento, cumulativamente, tre hanno un volume che aumenta da un anno all’altro: Scania (+ 6,7%), Renault Trucks (+ 4,7%) e Iveco (+ 0,7%) . Non lontani altri due con meno di un centinaio di unità: Volvo Trucks (– 0,9%) e Daf (– 1,3%).

Jean-Luc Foucret


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