Un’anziana signora, residente nell’Alta Ajoie, ha ricevuto una fattura per un abbonamento telefonico e internet che non ha mai firmato. Sul contratto, una data di nascita falsa e un numero di passaporto falso. Sostenuta dai figli, ha sporto denuncia per furto d’identità, cosa che ci è stata confermata dalla polizia cantonale. Il caso è isolato, indica quest’ultimo, che non ha registrato altre denunce. Il fascicolo è nelle mani della Procura del Giura.
Tecnologia non coinvolta
Ci sono stati tuttavia segnalati casi di vendite con metodi aggressivi ad Ajoie, che sarebbero opera di dipendenti della stessa azienda, con sede a Porrentruy. I venditori entrano nella porta ed escono solo dopo la firma del contratto, spiega la figlia del truffato, che aveva sentito parlare di questo tipo di pratica da chi le stava intorno.
I soldi si raccolgono anche a casa, spiega, e disdire un abbonamento è una corsa a ostacoli.
Partner dell’operatore Salt, il negozio Technoware di Porrentruy ha ricevuto decine di reclami da parte di clienti insoddisfatti da dicembre 2023, anche se queste vendite forzate non sono colpa del marchio. «Non faccio propaganda», spiega il direttore Bryan Gogniat. «La gente viene da noi o ci scrive, anche fuori dal cantone, per lamentarsi delle svendite forzate».
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