Lo Stato manterrà infine la sua quota di 50 milioni di euro nel contratto di presenza postale territoriale per il 2024 e i due anni successivi, che minacciava di essere tagliata, ha detto venerdì il quotidiano Le Monde citando una fonte vicina a Matignon.
A fine settembre, l’amministratore delegato del gruppo La Poste, Philippe Wahl, aveva dichiarato che questo contratto sarebbe stato tagliato di 50 milioni su 160 milioni quest’anno, suggerendo un taglio simile nel 2025.
“Il primo ministro Michel Barnier si è infatti detto sensibile alla presenza di servizi pubblici il più vicino possibile ai cittadini. Sarà quindi assicurata la continuità della missione di pianificazione territoriale di La Poste e si farà quanto necessario nel progetto di legge finanziaria durante la discussione parlamentare”, ha dichiarato nell'”entourage” del capo del governo, citato da Le Monde sul suo sito.
Interrogato dall’AFP, un portavoce di La Poste ha precisato che il gruppo era stato “informato della presentazione di un emendamento” in tal senso nel progetto di bilancio per il 2025.
Firmato da La Poste, dall’Associazione dei sindaci di Francia (AMF) e dallo Stato per il periodo 2023-2025, questo contratto di presenza postale territoriale compensa le perdite finanziarie legate alla presenza di 17.000 “punti di contatto” postali (uffici postali, uffici comunali e agenzie intercomunali, France Services, ecc.) su tutto il territorio.
Grazie a questa rete, oltre il 97% della popolazione si trova a meno di 5 chilometri o a meno di 20 minuti da un “punto di contatto” postale.
pubblicato il 4 ottobre alle 20:04, AFP
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