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L’Europa finisce in rosso, pesano l’automobile e l’escalation in Medio Oriente – 30/09/2024 ore 18:22

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di Diana Mandia

Lunedì i mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso, penalizzati dalle difficoltà del settore automobilistico e dalle tensioni geopolitiche, mentre gli investitori sono rimasti cauti prima della pubblicazione dei dati sull’inflazione nella zona euro.

A Parigi, il CAC 40 perde il 2% a 7.635,75 punti. A Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,68% e a Londra il FTSE 100 l’1,01%.

L’indice EuroStoxx 50 è sceso dell’1,23%, il FTSEurofirst 300 dello 0,97% e lo Stoxx 600 dello 0,95%.

Il CAC 40, d’altro canto, ha guadagnato lo 0,06% nel mese e il 2,09% nel trimestre.

I mercati azionari europei chiudono il mese e il trimestre appesantiti dal settore automobilistico, che lunedì ha perso il 4% dopo gli avvertimenti sui risultati di Stellantis, Volkswagen e Aston Martin, in una nuova serie di avvertimenti contro la concorrenza cinese, il deterioramento della domanda, l’aumento dei costi e i rischi posti dai conflitti commerciali tra Pechino e Bruxelles.

Mercedes-Benz e BMW avevano già tagliato le loro previsioni a causa dell’indebolimento della domanda in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, segno che il settore sta attraversando tempi difficili.

Anche i continui attacchi israeliani al Libano e i timori di un’offensiva di terra dell’IDF nel sud del paese hanno pesato sul sentiment.

Gli investitori sono stati particolarmente cauti anche all’inizio di una settimana ricca di indicatori chiave, tra cui l’inflazione di settembre nella zona euro prevista per martedì, che, secondo gli analisti, dovrebbe scendere al di sotto dell’obiettivo del 2%. della BCE per la prima volta dalla metà del 2021.

Ciò rafforzerebbe le aspettative di un terzo taglio dei costi finanziari dopo quelli di giugno e settembre, una prospettiva che Christine Lagarde, presidente della BCE, ha contribuito a incoraggiare dicendo lunedì ai membri della commissione per gli affari economici del Parlamento europeo che Francoforte è sempre più convinta che l’inflazione ritornerebbe al suo obiettivo e questo dovrebbe riflettersi nella sua decisione di ottobre.

I dati pubblicati lunedì mostrano anche che l’inflazione in Germania è scesa all’1,8% su base annua a settembre, più del previsto, raggiungendo il tasso più basso da febbraio 2021. L’inflazione sta decelerando anche in Francia, Italia e Spagna.

I trader ritengono che ci sia una probabilità dell’83% circa che la BCE tagli i tassi a ottobre dopo la pubblicazione dei dati tedeschi e i commenti di Christine Lagarde, in aumento rispetto al 75% circa di venerdì scorso.

Negli Stati Uniti verranno valutate nel corso della giornata anche le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell. Gli operatori stimano una probabilità del 37% di un taglio del tasso di 50 punti base a novembre.

VALORI

Stellantis (-14%), Volkswagen (-4,2%) e Aston Martin (-24%) hanno chiuso in rosso lunedì dopo i loro profit warning.

A Parigi la Renault cede il 5,5%, registrando la peggiore performance del CAC 40, mentre a Francoforte Mercedes e BMW scendono intorno al 2,4%.

UNA WALL STREET

Lunedì la Borsa di New York è in rosso dopo il rally della settimana precedente, mostrando cautela in vista dei numerosi rapporti sull’occupazione attesi questa settimana e dei commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che avrebbe dovuto esprimersi lunedì.

Alla chiusura in Europa, il Dow Jones ha perso lo 0,31% e lo Standard & Poor’s 500 lo 0,03%, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,04%.

Anche il settore automobilistico statunitense soffre della revisione al ribasso delle prospettive di Stellantis e Volkswagen, con Ford e General Motors in calo dal 2% al 3,9%.

GLI INDICATORI DI OGGI

Il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato dello 0,5% tra aprile e giugno nel Regno Unito, leggermente al di sotto della stima preliminare di crescita dello 0,6%, ma le finanze delle famiglie e gli investimenti delle imprese hanno mostrato segnali positivi, secondo i dati dell’Ufficio per le statistiche nazionali (ONS). ).

CAMBIAMENTI

Il dollaro, che era caduto in reazione ai dati sull’inflazione americana che mostravano venerdì scorso che i prezzi continuavano a rallentare, si è ripreso leggermente e ha guadagnato lo 0,32% rispetto a un paniere di valute di riferimento, in attesa dei commenti di Jerome Powell e degli indicatori attesi questa settimana.

L’euro ha ceduto lo 0,24% a 1,1136 dollari.

VALUTARE

Lunedì i rendimenti obbligazionari dell’Eurozona sono scesi poiché il rallentamento dell’inflazione tedesca e i commenti del presidente della BCE hanno rassicurato gli operatori sulla possibilità di un ulteriore taglio dei tassi in ottobre.

Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni ha perso 0,8 punti base al 2,1310%. Il biennale, dal canto suo, è sceso di 1,4 punti base al 2,0710%.

Negli Stati Uniti, i rendimenti obbligazionari sono aumentati prima del discorso di Jerome Powell: quello dei Treasury a dieci anni ha guadagnato 3,4 punti base al 3,7828%, mentre quello a due anni ha guadagnato 5 punti base al 3,6144%.

OLIO

Lunedì i prezzi del petrolio esitano e sono sulla buona strada per registrare il terzo calo mensile consecutivo, le buone prospettive di offerta e i dubbi sulla domanda superano i rischi legati all’escalation militare in Medio Oriente.

Il Brent ha perso lo 0,04% a 71,95 dollari al barile, mentre il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) ha guadagnato l’1,36% a 69,11 dollari.

A SEGUIRE IL 1 OTTOBRE:

Il primo ministro francese Michel Barnier terrà il suo discorso di politica generale a partire dalle 13:00 GMT.

(Alcuni dati potrebbero avere un leggero ritardo)

(Scritto da Diana Mandià)

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