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fermare la disinformazione sulle auto elettriche

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Di fronte a notizie che ancora troppo spesso diffondono luoghi comuni e false verità sull’auto elettrica, capaci di ingannare gli spettatori, professionisti del settore e associazioni di utenti hanno lanciato questo forum. È stato firmato in pochi giorni da 7.736 persone.

Non c’è dubbio oggi che il riscaldamento globale sia una delle crisi più urgenti che affrontiamo. Di fronte all’urgenza di agire, si moltiplicano gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, su scala nazionale e internazionale. L’Unione Europea, ad esempio, ha deciso di vietare la vendita di nuove auto termiche nel 2035. L’auto elettrica sembra essere un’alternativa essenziale all’auto termica per raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050, riducendo la nostra dipendenza dai combustibili fossili e migliorando qualità dell’aria nelle nostre città.

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Rapporti incriminanti che perpetuano false credenze

Tuttavia, l’auto elettrica è stata, per anni e ancora oggi, vittima di resoconti e articoli incriminanti, spesso faziosi, pieni di ignoranza tecnica o addirittura di menzogne, tra cui spiccano due servizi successivi trasmessi nel telegiornale TF1 il 12 e 31 agosto 2024. Con il pretesto di obiettività, queste pubblicazioni fuorviano il pubblico, facendogli credere che gli utenti di veicoli elettrici sarebbero insoddisfatti, che i lunghi viaggi sarebbero poco pratici o dolorosi e che i problemi tecnici sarebbero comuni, anche tuttavia questa visione distorta della realtà è largamente contraddetta da studi scientifici e testimonianze reali (3).

Le critiche più frequenti rivolte ai veicoli elettrici – autonomia insufficiente, carica troppo lunga, batterie inquinanti, ecc. – non tengono conto dei notevoli progressi compiuti negli ultimi anni. L’autonomia migliora, la rete di stazioni di ricarica si sviluppa rapidamente e le tecnologie di riciclaggio delle batterie avanzano a ritmo sostenuto.

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Consegna Tesla in corso: la transizione è in corso // Fonte: Tesla

Ostacolo all’adozione di un futuro più sostenibile

Se questa disinformazione rallenta l’adozione delle auto elettriche da parte del grande pubblico, andando contro l’obiettivo di Francia e Unione Europea di ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti, scredita anche i conducenti di questi veicoli, stigmatizzando le loro scelte in modo ingiustificato. Polarizzando il dibattito, si dividono inutilmente i francesi. Peggio ancora, minando la fiducia in questa tecnologia, questi discorsi contribuiscono al ritardo dei produttori europei, aprendo così la strada al crescente dominio della Cina, già leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici e batterie. Ignorare queste dinamiche significa mettere in pericolo la nostra sovranità industriale e tecnologica.

Come cittadini responsabili e consapevoli delle questioni ambientali, abbiamo il dovere di porre fine alle false credenze:

È fondamentale ricordare che in Francia i trasporti rappresentano oltre il 40% delle emissioni di CO2, rendendo questo settore uno dei principali contributori al riscaldamento globale. Di queste emissioni, le automobili private sono responsabili per quasi la metà, evidenziando così l’importanza di ripensare le nostre modalità di viaggio. La transizione ai veicoli elettrici è quindi una necessità imperativa per ridurre l’impronta di carbonio, rispettare i nostri impegni climatici e migliorare la qualità dell’aria e la salute pubblica.

I veicoli elettrici, però, rappresentano solo una parte di una più ampia trasformazione della nostra mobilità. I progressi nell’energia rinnovabile, le iniziative di condivisione dei veicoli e gli sforzi per ridurre la nostra dipendenza dalle auto personali fanno parte di una visione di un futuro sostenibile, in cui le auto elettriche svolgono un ruolo importante.

Per questo noi, professionisti del settore automobilistico, appassionati o semplici utenti, firmiamo questo forum per chiedere ai media di ogni tipo di mostrare più rigore e responsabilità nella loro cronaca sulle auto elettriche. È essenziale fornire al pubblico un’informazione corretta ed equilibrata, basata su fatti verificati e non su approssimazioni o parzialità. La transizione ecologica è una questione importante che non deve essere ostacolata da campagne di disinformazione.

Insieme difendiamo la mobilità elettrica e facciamo sentire la voce di chi crede in un futuro più pulito e sostenibile.

Jean-Christophe GIGNIAC
co-fondatore di LaChaineEV,

Pasquale HUREAU
Presidente della Federazione francese delle associazioni
degli utilizzatori di veicoli elettrici (FFAUVE)

Tra i primi firmatari della piattaforma troviamo:

Il TONO – Giornalista/Pilota/Conduttore televisivo, Pierre Desjardins – Editor-in-chief – Automobile Propre, Ulrich Rozier – Cofondatore – Frandroid, Raffaella Baut – Giornalista automobilistico – Numerama, Leone Lariviere – Responsabile della promozione della transizione automobilistica e delle relazioni parlamentari – Trasporti e ambiente (T&E) Francia, Yoann NUSSBAUMER – Amministratore Delegato – Chargemap / Gruppo Brakson, Massimo Fontanier – Test – Maxreportage – Automobile-propre, Max Biondo – Tester automobilistico – Max BLD, Romain Bianco – Redattore capo – Spremilimoni, Filippo Mante – Commissione per l’energia e il clima – EELV – ambientalisti, Olivier Arnold – Automobile Essayeur – Stazione di ricarica @ YouTube, Eric Dupin – Consulente editorialista podcaster – Automobile Propre, Jonathan Martin – Formatore della Revolte Academy – Garage Revolte E, Aurelien De Meaux – Presidente – Elettra, Julien Aubry – Tester per auto | creatore di contenuti – Semplicemente Julien, Didier Wach – Creatore di contenuti – The Choucroute Garage, Christophe Theuil – Presidente – MAP, l’Osservatorio degli Esperti della Mobilità, Charles Camblin – Creatore di contenuti – TESLA GEEK, Didier Pulicani – Giornalista specializzato – Mac4Ever, Régis Jehl – Vicedirettore capo – CLEANRIDER, Guilhem Richaud – Redattore capo – The Independent, Mathieu Lanéelle – Amministratore Delegato – Allego France SAS, Christophe LEFORT – CEO – FRESHMILE, Gilles Moreau – Fondatore – Verkor, François Oudot – CEO – Urto…

Oltre ad altri 7.711 firmatari… Questo articolo è stato ripreso anche da Libération.

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