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Video AFP – Francia

Entusiasmo “eccezionale” per il documentario di Inoxtag sull'Everest, secondo Youtube

Oltre 11 milioni di visualizzazioni in 24 ore: “i contatori impazziscono” per il documentario della star del web Inoxtag che ripercorre la sua scalata dell’Everest, a testimonianza di una mania “eccezionale”, ha dichiarato domenica all’AFP un portavoce di YouTube. Pubblicato online sabato alle 14:30 sulla piattaforma di proprietà di Google, dove è il numero uno delle tendenze, questo film di quasi 2 ore e 30 minuti, intitolato “Kaizen”, ha già generato oltre 95.000 commenti, recensioni spesso entusiastiche, e raccolto più di un milione di “mi piace”. “Cifre davvero eccezionali che dimostrano l’entusiasmo per questo documentario”, secondo il portavoce di YouTube contattato dall’AFP. Si tratta “sicuramente” “di uno dei migliori lanci nella storia” della piattaforma in Francia, ha aggiunto la stessa fonte, in assenza di una classifica precisa. Il 22enne YouTuber, seguito da oltre 20 milioni di abbonati sui social network, ha fatto bene anche al cinema, attirando circa 340.000 spettatori, di cui 40.000 all'estero (Belgio, Quebec, Marocco, ecc.), alle anteprime del suo film venerdì sera e sabato mattina, secondo i dati forniti domenica all'AFP dal suo distributore, MK2. Per un contenuto messo online gratuitamente poche ore dopo, “è inaudito”, ha commentato all'AFP Nathanaël Karmitz, uno dei registi di MK2, elogiando il “desiderio di esperienza collettiva” del pubblico e un film che “merita di essere visto sul grande schermo”. Questo documentario è anche “molto adatto alla visione in televisione” in famiglia, sostiene il portavoce di YouTube. Vero nome Inès Benazzouz, Inoxtag ha più di 8 milioni di abbonati su YouTube, 6,1 milioni su TikTok e 5,6 milioni su Instagram. “Kaizen” ripercorre la sfida di questo alpinista alle prime armi di scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo (oltre 8.800 metri), preparandosi in un anno. In un video di addio ai suoi fan all’inizio di aprile, Inoxtag ha dichiarato che si sarebbe disconnesso da tutti i suoi network durante la sua ascesa. Molti media avevano speculato sul successo della sua sfida. Il suo film, che mostra anche i danni causati dal sovrafflusso turistico, dall’inquinamento e dai rischi associati a questa spedizione, è stato acclamato dai suoi fan, attirando anche alcune critiche sulla stampa e sui social network. Libération ha deplorato in particolare l’invisibilità del lavoro degli sherpa, mentre l’alpinista e fotografo Pascal Tournaire ha sottolineato su L’Equipe un film “molto egocentrico” senza alcun vero “exploit”, secondo lui.ac/may/as

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