Thomas Pesquet, whistleblower di alto livello – Il mio blog
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Thomas Pesquet, whistleblower di alto livello – Il mio blog

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Essere appassionati di spazio non significa perdere interesse per il pianeta Terra, come dimostra Thomas Pesquet in questo film di 1h30 pieno di immagini mozzafiato di Madre Natura. Dopo aver osservato i tesori che abbondano nel nostro ambiente, dalla “Cupola” – la cupola di osservazione panoramica della ISS – l’astronauta è sceso di nuovo per vederli più da vicino, insieme a grandi specialisti: il navigatore Thomas Coville, l’arboricoltore Valentine Alt, la guida alpina Maud Vanpoulle e Guilaume François, fotografo naturalista. Come si evolve questa natura sotto l’effetto dell’azione umana? Thomas Pesquet percepisce questi cambiamenti dalla Stazione Spaziale Internazionale? Sono queste le due domande “filo conduttore” che si pongono in tutto il documentario.

La risposta è chiara: sì, lui vede questi cambiamenti da lassù! Sì, la natura sta cambiando sotto l'effetto delle costruzioni e dell'attività umana. L'innalzamento delle acque, per esempio, che colpirà la Francia forse più di altri paesi, ci dice l'astronauta. L'erosione costiera, che sta colpendo in particolar modo la sua regione natale, il Pays de Caux e le sue scogliere calcaree, che vengono erose un po' di più ogni giorno, fino al punto di distruggere case, strade e persino il suo liceo un giorno, di sicuro. “Fa riflettere”, confida. “Dobbiamo reinventare un modo di vivere con la natura”. Gli incendi che hanno devastato intere sezioni del nostro pianeta, Thomas Pesquet li ha guardati impotente dai finestrini della ISS, a volte distinguendo persino le fiamme a occhio nudo, tanto erano giganteschi gli incendi. La scarsità d'acqua, la biodiversità delle foreste, la preziosità del corallo, la mostruosità degli uragani… Ecco cosa l'astronauta sta cercando di farci notare.

Ma il vivente è anche l’uomo. E anche su questo, Thomas Pesquet ha saputo acquisire una certa saggezza. Sulla convivenza, sulla diversità delle culture, sui rapporti tra i popoli, sulle loro opposizioni, sui loro litigi… Nella ISS ha incontrato russi, americani, giapponesi… Incontri da cui ha tratto insegnamenti e convinzioni. Quando sorge una necessità, quando l’obiettivo è comune, quando c’è una missione imperativa, gli uomini possono mettersi d’accordo. “Sono rimasto stupito nel vedere cosa realizziamo quando lavoriamo insieme”, confida. “Dobbiamo trovare le cose che ci uniscono. Nella ISS, non ci soffermiamo mai sulle differenze, ci concentriamo sulle cose che abbiamo in comune”. Questa è la sua profonda convinzione e il suo messaggio. Più facile da fare quando si è appena in dieci che quando si devono mettere d’accordo 8 miliardi di individui, ammette con grande lucidità, ma la chiamata è comunque fatta. Sta a noi ascoltarla e forse rifletterci.

Guarda il documentario “Thomas Pesquet, objectif France” di Vincent Perazio e Xavier Lefebvre venerdì 6 settembre alle 22:00 e poi in replica sul nostro sito web qui.

Ritrovate anche Thomas Pesquet in “Un mondo, uno sguardo” in replica.

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