Violenza minorile, dall’incoraggiamento alla disapprovazione – Il mio blog
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Violenza minorile, dall’incoraggiamento alla disapprovazione – Il mio blog

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Accettata e talvolta persino incoraggiata nel Medioevo, la violenza giovanile fu gradualmente incanalata dalla società e dagli stati, mentre aumentava la disapprovazione degli atti delinquenziali. Di Thibault le Hégarat.

Tutti gli storici che si occupano dell'argomento lo confermano: la violenza giovanile non risale al XX secolo.e secolo. Nel continente europeo, dall'antichità ai giorni nostri, innumerevoli adulti si sono lamentati della violenza delle nuove generazioni. L'adolescenza segna spesso l'ingresso dei giovani nella brutalità. L'intensità e la frequenza degli atti violenti sono fortunatamente in declino dal XVII secolo.e secolo, e la loro natura è cambiata. Ma una costante attraversa i secoli: questa violenza giovanile rimane prevalentemente maschile.

MEDIOEVO, GIOVANI MASCHI PIENI DI VIOLENZA

Lo storico Robert Muchembled colloca il picco della violenza in Occidente nel 13° secoloe secolo. “Tutti erano violenti nel tardo Medioevo”, dice. C'erano cento volte più omicidi commessi che nell'Europa di oggi. La brutalità era onnipresente: quando i pastorelli difendevano i loro greggi fracassando i crani dei ladri di pecore con i loro bastoni, nessuno si scandalizzava. La violenza giovanile, comune, colpiva tutte le classi sociali. I crimini, in particolare l'omicidio e lo stupro, erano principalmente commessi da giovani uomini single tra i 20 e i 29 anni. Il sistema giudiziario era estremamente permissivo e gli assassini che invocavano la loro giovinezza ottenevano facilmente la grazia reale. Le ragazze, da parte loro, costituivano una piccola parte dei giovani criminali. Erano attentamente monitorate, educate alla moderazione e la società non consentiva loro di esprimere la loro brutalità. Il sistema giudiziario criminalizzava in particolare gli infanticidi femminili, che erano numerosi in un'epoca in cui l'accesso all'aborto era riservato a chi aveva soldi e conoscenze. Nel Medioevo, i giovani maschi erano plasmati da una cultura giovanile di violenza e dovevano conformarsi a un ideale di brutale virilità. I ​​ragazzi imparavano a combattere con i coltelli e subivano frequenti abusi fisici da parte dei genitori, degli insegnanti o dei maestri di bottega, con l'intento di “f[…]

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