Sette anni fa, Julie Rayé, una madre single di 35 anni, ha lasciato la sua casa nei Pirenei Orientali dopo undici anni di lavoro nel settore alberghiero. Ha deciso di tornare a vivere nella sua terra natale, l'Ariège, con suo figlio, mentre portava avanti un progetto di cambio di carriera per diventare una progettista di fibre ottiche. Inizialmente ha alternato tirocini, disoccupazione e formazione, prima di firmare un contratto a tempo determinato nel 2018, che sarebbe diventato un contratto a tempo indeterminato in uno studio di progettazione nel 2020, per uno stipendio netto di circa 1.600 euro al mese. Con il suo nuovo contratto in mano, Julie, che allora viveva in un appartamento popolare con suo figlio, ha puntato a diventare proprietaria di una casa. “Non appena ho firmato il contratto a tempo indeterminato, ho voluto comprare una casa. Dopo il trasloco, ho promesso a mio figlio che avremmo trovato una casa più grande”, spiega. Julie Rayé si è quindi rivolta al suo consulente bancario per stabilire un piano di finanziamento e perfezionare il suo progetto.
“I prezzi delle nuove costruzioni sembravano fuori dal mio budget. Ma in Ariège, puoi trovare molte case di paese economiche dove tutto deve essere rifatto”, racconta. La giovane donna rimane determinata. Ma è preoccupata per i costi legati al cattivo isolamento delle case che visita. “Avevo un'idea preconcetta sull'isolamento della casa in pietra in inverno: non volevo spendere tutto il mio stipendio per il riscaldamento”, dice.
Un giorno visita una casa da ristrutturare a Lavelanet, una cittadina di circa 5.000 abitanti, situata a circa trenta (…)
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