di fronte al rifiuto del sindaco, la metropoli ambientalista di Lione intraprende azioni legali

di fronte al rifiuto del sindaco, la metropoli ambientalista di Lione intraprende azioni legali
di fronte al rifiuto del sindaco, la metropoli ambientalista di Lione intraprende azioni legali
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Sébastien Michel (LR) si rifiuta di rilasciare le autorizzazioni necessarie per la ristrutturazione dei locali, che hanno già accolto i profughi ucraini, per trasformarli in un centro di accoglienza per 70 giovani migranti.

Nuovo episodio della serie che contrappone la metropoli di Lione alla città di Écully. Mentre il sindaco di LR, Sébastien Michel, si oppone al progetto di costruire un centro per migranti, la metropoli ambientalista chiede ora giustizia. Questo lunedì ha convocato il municipio per un provvedimento provvisorio, una procedura d’urgenza, per risolvere la situazione. La metropoli prende di mira anche la prefettura del Rodano, ritenendo che avrebbe potuto sostituirsi al sindaco nel rilasciare le autorizzazioni.

La missione della Métropole di Lione è quella di accogliere i giovani minori non accompagnati presenti sul suo territorio (competenza demandata altrove ai dipartimenti). In questo contesto, ha deciso nel 2024 di ristrutturare i locali di sua proprietà a Écully – che già accoglievano i rifugiati ucraini – per trasformarli in un centro di accoglienza per 70 giovani migranti.

Da parte sua il sindaco denuncia «mancanza di consultazione » della Grande Lione e si rifiuta di rilasciare le necessarie autorizzazioni. “Potete contare su di me per non arrendermi e continuare, ogni giorno, a difendere l’identità di Écully”scrisse ai suoi elettori in ottobre.

Decisione rapida

“Il sindaco di Écully prende tempo, da otto mesi non succede nulla, impedisce al Metropolis di esercitare la sua giurisdizione in materia di alloggi di emergenza”ha sostenuto l’avvocato della metropoli, Gilles Le Châtelier, davanti al tribunale amministrativo. Questa opposizione equivale a “abuso di procedura” paragonabile a quello utilizzato diversi anni fa dal municipio di Nizza per evitare l’apertura di una sala di preghiera per i musulmani, ha sottolineato.

“Non è solo una questione di accoglienza del pubblico, è una questione di tutela dei minori, è un diritto fondamentale che si conquista”– ha aggiunto l’avvocato dell’associazione Forum Refugees, che gestirà il futuro centro di accoglienza. “Lungi da noi contestare una situazione drammatica”rispose Me Philippe Schmidt, difensore del comune di Écully, assicurando che i lavori di sicurezza rimanessero necessari nei locali.

La giustizia amministrativa dovrà prendere la sua decisione questo martedì. Secondo la metropoli di Lione, il numero di minori migranti non accompagnati è aumentato da 1.200 a 3.000 negli ultimi tre anni nell’area metropolitana. I tre centri di accoglienza e accoglienza sono attualmente saturi, il che genera un costo aggiuntivo di sei milioni di euro per l’affitto delle camere d’albergo.

Francia

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