Dopo una prima missione all’inizio di febbraio, con l’atterraggio di un lander, gli Stati Uniti lanciano una nuova missione verso la Luna all’inizio del 2025. Una missione robotica, che consiste ancora nello schieramento di un lander sul posto. Questo per prepararsi al ritorno degli astronauti.
È una missione che potrebbe quasi passare inosservata, dato che tutti gli occhi sono puntati su SpaceX (con il suo settimo volo di prova della Starship) e Blue Origin (che deve completare con successo il volo inaugurale di New Glenn). Un lontano duello di razzi giganti che ha quasi mascherato un altro evento spaziale davvero notevole: il decollo verso la Luna.
È proprio questa settimana del 15 gennaio che la missione Blue Ghost M1 dovrebbe partire, diretta verso il satellite naturale della Terra. Non sarà un volo con equipaggio, ma robotico. Si tratta infatti di posizionare sulla superficie lunare un lander costruito dall’azienda americana Firefly Aerospace. Il suo soprannome? Fantasma BluFantasma Blu), come la missione.
Prevista per il 15 gennaio alle 7:11 (ora di Parigi), la partenza della missione Blue Ghost M1 sarà assicurata da un lanciatore Falcon 9 noleggiato da SpaceX dal Kennedy Space Center, in Florida. Al termine del suo viaggio di 45 giorni, Blue Ghost concluderà il suo viaggio nel Mare Crisium, una vasta pianura lunare, a sud-ovest del lato visibile.
Per questo viaggio il lander imbarcherà 10 carichi scientifici e tecnologici per caratterizzare ulteriormente l’ambiente lunare, al fine di prepararsi al futuro arrivo delle missioni con equipaggio sulla superficie. Il primo di questo tipo è previsto per la metà del 2027 (Artemis III), a meno che non vi siano ulteriori rinvii da qui ad allora.
Preparativi per il ritorno degli astronauti sulla Luna
Il programma Artemis, il nome dato dalla NASA al ritorno degli astronauti sul satellite, a più di mezzo secolo di distanza dal programma Apollo, richiede molto lavoro preparatorio. Questi lanci di missioni robotiche ne fanno parte. Si tratta del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services), che mobilita le aziende private.
La prima missione CLPS, soprannominata Peregrine e lanciata nel gennaio 2024, è stata un fallimento. Ma quello successivo, avvenuto nel febbraio dello stesso anno, andò meglio, segnando il ritorno dell’America sulla Luna. Questa missione, chiamata IM-1 Odysseus, includeva un lander e 6 carichi utili. SpaceX lo ha lanciato con un razzo Falcon 9.
Diverse altre missioni CLPS sono previste tra il 2025 e il 2028. Altre probabilmente seguiranno in seguito, man mano che si svilupperanno le attività umane sul satellite. Solo quest’anno abbiamo annunciato la partenza dell’IM-2 Athena a febbraio, della Griffin Mission 1 a settembre e persino dell’IM-3 a ottobre. Le date potrebbero cambiare.