Cronache dei confini planetari – Epilogo

Cronache dei confini planetari – Epilogo
Cronache dei confini planetari – Epilogo
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Sviluppo del piazzale della stazione di Avignone @AREP

Le “Cronache dei limiti planetari” provengono da una nota (2024) del gruppo prospettico del Piano di Edilizia Sostenibile, RBR-T, co-presieduto da Christian Cleret e Jean-Christophe Visier. Oggi è giunto il momento di chiudere il discorso, dopo le ultime proposte formulate nella precedente Cronaca.

I confini planetari sono più confini che limiti: sappiamo attraversarli con gioia, e li oltrepassiamo quasi ovunque. Perché non potremmo fare altrimenti, perché costerebbe di più, perché sarebbe brutto. Si tratta quindi di un nuovo standard da inventare, nel senso dell’abitudine almeno tanto quanto nel senso della regolamentazione – e forse ancor di più nel senso di ciò che è desiderabile.

Se il grande pubblico è un attore essenziale del cambiamento culturale che auspichiamo, non dimentichiamo che non si tratta di un gruppo omogeneo. Gli esempi che abbiamo scelto* lo dimostrano: non si tratta di un unico campo semantico, a caso quello del volume parallelepipedo rivestito di legno, ma di un’intera grammatica in corso di elaborazione.

Ogni territorio, ogni comunità, ogni contesto deve proiettarsi, ed è proprio moltiplicando gli esempi che potremo formare un caleidoscopio convincente. “ Le persone possono scegliere qualsiasi architettura, purché rispetti i confini planetari »: in questo caso la scelta e i riferimenti sono ampi, così come i materiali reperibili localmente e le ispirazioni formali.

Abbiamo condiviso nelle nostre Cronache* alcuni deboli segnali di trasformazione in atto, e probabilmente anche i lettori li hanno in mente. In tal caso, non esitate a diffonderli ampiamente, per mettere in pratica una delle strade che proponiamo affinché diventino il nuovo mainstream: educare al piacere sottile della prima arte, coerente con le condizioni di abitabilità del mondo.

E perché non scrivere a tua volta una Cronaca per farli conoscere a più persone possibile? Questo è un ottimo proposito per il nuovo anno!

In ogni caso, abbiamo avuto un grande piacere nel condividere i nostri pensieri e desideriamo infine ringraziare calorosamente il Cronache di architettura per la loro accoglienza, sia digitale che umana.

Per il gruppo RBR-T
Emilie Hergott, architetto-ingegnere, Direttore Ambiente e Digitale presso Arep.
Cedric BorelDirettore, Azione per la trasformazione del mercato (A4MT)

* Trova tutte le cronache dei confini planetari

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