Un decreto stabilisce le modalità di recupero dei diritti audiovisivi

Un decreto stabilisce le modalità di recupero dei diritti audiovisivi
Un decreto stabilisce le modalità di recupero dei diritti audiovisivi
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Il Ministro delle Comunicazioni e dell’Economia Digitale, Aliou Sall, e il Ministro delle Finanze e del Bilancio, Cheikh Diba, hanno firmato un decreto congiunto che stabilisce i termini e gli importi della tariffa annuale applicabile agli attori della catena del valore della comunicazione audiovisiva. Il presente decreto rientra nel quadro degli articoli 94, 133 e 145 del Codice della Stampa (legge n. 2017-27 del 13 luglio 2017).

Una royalty pari al 9% del fatturato annuo

Sono interessati dal presente decreto tutti i titolari di un’autorizzazione all’esercizio nei settori dell’edizione, della distribuzione e della radiodiffusione dei servizi di comunicazione audiovisiva. Tra questi, grandi attori come Canal+ Senegal e TNT. La quota annuale è fissata al 9% del fatturato annuo generato dagli abbonati, riferisce Exclusif.

Termini di pagamento

Il recupero di questa tassa sarà assicurato dalla Direzione Generale delle Imposte e dei Domini (DGID). I contribuenti devono effettuare il pagamento entro il 30 giugno dell’anno successivo, direttamente ai servizi fiscali dove sono iscritti.
Contestualmente, la Direzione responsabile della Comunicazione deve presentare al DGID, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione dettagliata contenente:
• L’indirizzo dei debitori,
• Il loro numero NINEA,
• Il tipo di servizio fornito,
• L’importo della royalty pagabile.

Distribuzione dei fondi raccolti

Le royalties raccolte verranno distribuite tra alcune strutture strategiche del settore audiovisivo, contribuendo così al loro sviluppo:
• 50% per il Fondo per lo sviluppo della radiodiffusione e della produzione audiovisiva (FDDPA),
• 20% per il Fondo per il sostegno e lo sviluppo della stampa (LPD),
• 10% per l’organismo di regolamentazione,
• 20% per il Tesoro pubblico.

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