Diverse piste di atterraggio nel nord del Quebec sono in condizioni così pessime da danneggiare gli aerei, afferma una compagnia aerea che ha fatto causa al governo per quasi 9 milioni di dollari.
Air Inuit, che possiede 36 aerei, sostiene che le piste dei 13 aeroporti di Nunavik, fatte di ghiaia, sono mantenute con negligenza, secondo un ricorso recentemente presentato davanti alla Corte Superiore del Quebec.
L’azienda segnala “gravi problemi di deterioramento […] più specificamente problemi di compattazione, livellamento, intasamento, controllo delle polveri e dell’erosione”, e questo dal 2019.
La colpa è dell’Amministrazione regionale di Kativik (ARK), responsabile della manutenzione dei sentieri, e del Ministero dei trasporti e della mobilità sostenibile (MTMD), che ne è il proprietario.
Motori usurati prematuramente
Air Inuit sostiene di aver dovuto chiedere alla società Pratt & Whitney nel 2022 di sostituire le turbine di alcuni dei suoi motori e di indagare sulla loro usura “prematura”.
La compagnia aerea sarebbe stata poi informata che questi motori “stavano subendo un’erosione dovuta alla ghiaia e alla polvere in eccesso che entravano in contatto impropriamente con le turbine”, si legge nella causa.
La sostituzione delle parti le sarebbe costata 8,9 milioni di dollari, una somma che reclama interamente dall’ARK e dall’MTMD, ai quali afferma di aver segnalato difetti di manutenzione sulle piste di atterraggio 174 volte dal 2019. .
“Nonostante i numerosi interventi della parte attrice, l’inerzia degli imputati di fronte a questo problema è persistente. È quindi prevedibile che altre apparecchiature aeronautiche […] dovranno essere riparati o sostituiti prematuramente”, si legge nella richiesta.
Nell’agosto 2024, il presidente del consiglio di amministrazione di Air Inuit, Noah Tayara, ha denunciato il rinvio dei lavori all’aeroporto di Puvirnituq, che dovrà sostituire la pista in ghiaia con una pista asfaltata.
In un’intervista a Radio-Canada, ha affermato che le piste di ghiaia danneggiano prematuramente i motori degli aerei di circa il 50% e che impediscono alla compagnia di utilizzare aerei più grandi che trasportano più merci.
Indagine del TSB
Inoltre, il Transportation Safety Board of Canada (TSB) ha aperto un’indagine sull’atterraggio di un aereo Air Inuit all’aeroporto di Kangiqsujuaq, uno dei siti presi di mira dalla causa, il 30 marzo 2024.
L’aereo Air Inuit dopo l’atterraggio il 30 marzo 2024 a Kangiqsujuaq è indagato dal TSB.
Foto tratta dal sito TSB
Quando l’aereo colpì la pista, parte del carrello di atterraggio si separò, facendo rimbalzare l’aereo al suolo e causando danni significativi. Nessuno era rimasto ferito.
L’aereo aveva subito danni significativi.
Foto tratta dal sito TSB
Al momento non è noto se le condizioni della pista siano state un fattore determinante.
Air Inuit ha rifiutato di commentare a causa del procedimento legale in corso.
L’ARK e l’MTMD, da parte loro, non hanno risposto alle nostre richieste di interviste.