Serie di webinar formativi Swissquote sulla gestione del portafoglio azionario. Il caso Nestlé.
Negli ultimi anni il valore delle azioni Nestlé si è quasi dimezzato. Attualmente le azioni del gruppo alimentare vengono scambiate a circa 76 franchi, mentre all’inizio del 2022 avevano raggiunto il livello più alto storico, quasi 130 franchi. Nessuno allora prevedeva la debacle del mercato azionario che sarebbe arrivata. Solo quest’anno, Nestlé è crollata del 22,44% mentre l’SMI ha guadagnato il 5,46% dall’inizio di gennaio.
Per quello ? Elementi di risposta
La revisione delle prospettive ha contribuito notevolmente al calo del prezzo delle azioni Nestlé. Inizialmente il management stimava la crescita organica del gruppo alimentare a “circa il 4%” nel 2024. A ottobre era ancora “circa al 2%”.
Il titolo non si è stabilizzato nemmeno quando il nuovo amministratore delegato Laurent Freixe ha presentato a metà novembre un nuovo piano con riduzioni dei costi, investimenti nel marketing e un obiettivo di crescita a medio termine di almeno il 4%. L’amministratore delegato ha sottolineato la capacità di Nestlé di raggiungere una crescita sostenibile e redditizia e di conquistare quote di mercato.
Lo stesso giorno, il titolo è crollato di oltre il 3%. E nei giorni successivi è sceso, per la prima volta in sei anni, sotto la soglia dei 76 franchi.
Finora non è stata osservata alcuna ripresa significativa dei prezzi. Eppure ci sono segnali crescenti che Nestlé potrebbe aver raggiunto il fondo dell’onda, il punto da cui è possibile riprendersi.
Cosa ne pensano gli analisti?
Dopo la conferenza di Nestlé, l’analista di Morgan Stanley Sarah Simon ha abbassato l’obiettivo di prezzo da 80 a 76 franchi, ma ha aumentato la sua raccomandazione sulle azioni Nestlé da “sottopeso” a “peso in linea”. Secondo l’esperto della Morgan Stanley, con il livello dei prezzi ormai basso non ci sarebbe più alcun potenziale di ribasso.
Morgan Stanley ritiene che gli obiettivi per il 2025 e il 2026 presentino ancora dei rischi e non vede la società raggiungere i suoi obiettivi a medio termine prima del 2027. I professionisti giudicano, tuttavia, che questi fattori sono ormai più che integrati nel prezzo delle azioni, con una valutazione riflettendo la maggiore cautela del mercato sulle prospettive dell’azienda, il rating di Sarah Simon si basa su una combinazione di fattori, tra cui la recente sottoperformance e le aspettative modificate a seguito del CMD di Nestlé. La decisione di assegnare al titolo un rating Hold, o Equal-weight, riflette la convinzione che il mercato abbia già scontato le riduzioni previste da parte dei venditori. Si prevede che gli obiettivi aggiornati di Nestlé, come il raggiungimento di una crescita organica delle vendite superiore al 4% e un margine di profitto operativo sottostante del 17%, richiederanno dai 18 ai 24 mesi per essere raggiunti.
La Banca cantonale di Zurigo (ZKB) ha scritto in occasione della giornata del mercato dei capitali: “I nuovi obiettivi a medio termine non sembrano spettacolari, ma sono realistici”. La ZKB elenca poi i punti positivi di Nestlé: la bassa valutazione, il rendimento da dividendi “relativamente molto sicuro” di quasi il 4%, la forte posizione di mercato in aree di business attraenti – e l’atmosfera di rinnovamento dopo il cambio di CEO da Mark Schneider a Laurent Freixe.
È seguita un’altra valutazione della Banca cantonale di Zurigo, questa volta riguardante la solvibilità del gruppo alimentare. In questo senso gli ultimi dati deludenti sul fatturato non hanno avuto alcun impatto, scrive l’esperto della ZKB Patrick Hasenböhler.
![2024.12.09.Bilancio provvisorio](https://it.dayfr.com/content/uploads/2024/12/09/80b9ddca01.jpg)
Quid?
Le previsioni per il 2025 rimangono poco chiare e suggeriscono solo miglioramenti moderati rispetto al 2024. La valutazione del titolo, che viene scambiato a 16,9 volte il rapporto prezzo/utili per il 2025 o 16,2 volte se escludiamo la partecipazione in L’Oréal, è strettamente in linea con le medie del settore. Ciò suggerisce un prezzo equo rispetto alle sue caute prospettive a medio termine, spingendo a raccomandare di mantenere il titolo in un contesto di aspettative di crescita inferiore alla media, che potrebbe ridurre il multiplo storico del premio.
Nestlé ha potenzialmente un “jolly”. Ricordiamo che l’amministratore delegato aveva anche indicato che le attività nel segmento premium delle acque e delle bevande diventeranno un’entità commerciale globale separata dal 1° gennaio 2025. I banchieri d’investimento hanno già fiutato un buon affare e avranno sicuramente suggerito a Danone di prendere in considerazione l’acquisto di Perrier e Sanpellegrino marchi del suo concorrente svizzero Nestlé….
Se guardiamo il grafico Nestlé (vedi sopra) vediamo che il movimento al ribasso non sembra finire. D’altro canto, il flusso di dati/commenti negativi sembra essere alle nostre spalle e avendo la società delineato una strategia molto conservativa, uno speculatore potrebbe essere tentato da questo valore.
Come abbiamo mostrato durante l’ultimo webinar, una persona interessata solo alla potenziale plusvalenza senza ricevere dividendi potrebbe acquistare un call warrant della famiglia DOTS. Una soluzione potrebbe essere la seguente: acquistare un warrant call che avrebbe una data di scadenza successiva alla distribuzione del dividendo (che avviene a fine aprile) oppure acquistare un warrant a lunghissimo termine.
Garanzia “a breve termine”.
Garanzia «a lungo termine»
I prezzi di entrambi i prodotti appaiono uguali, ma le ultime date di negoziazione e i prezzi di esercizio cambiano.
Le azioni Nestlé non sono raccomandate né approvate. Quota svizzerané da Tommaso né da Marco. Tuttavia, Thomas e Marco possono essere direttamente o indirettamente (tramite fondi o ETF) azionisti di Nestlé.