Giappone: crescita economica rivista leggermente al rialzo nel terzo trimestre

Giappone: crescita economica rivista leggermente al rialzo nel terzo trimestre
Giappone: crescita economica rivista leggermente al rialzo nel terzo trimestre
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Nel terzo trimestre del 2024 il Pil della quarta economia mondiale è cresciuto dello 0,3% rispetto al secondo.

La crescita economica del Giappone per il terzo trimestre è stata rivista leggermente al rialzo lunedì, ma segna ancora un rallentamento dell’attività, penalizzata durante l’estate da un tifone, un governo attento al “megasismo” e consumi ancora stagnanti.

Il prodotto interno lordo (PIL) della quarta economia mondiale è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre del 2024 rispetto al secondo, secondo la seconda stima pubblicata dal governo, leggermente aumentato rispetto al primo dato dello 0,2% reso noto il 15 novembre.

Resta al di sotto della crescita dello 0,5% registrata nel secondo trimestre, segnalando un rallentamento.

I consumi privati, che già avevano pesato sulla crescita nei primi sei mesi dell’anno, continuano a pesare, anche se sono aumentati dello 0,7% durante l’estate (seconda stima congiunturale, rivista al ribasso) soprattutto grazie alla ripresa del vendite di automobili.

L’entità della ripresa è stata limitata dal potente tifone che ha colpito l’arcipelago alla fine di agosto, costringendo alla sospensione delle attività industriali, in particolare automobilistiche, in tutto il Paese.

E l’allarme “megaterremoto” durato una settimana emesso dall’agenzia meteorologica in agosto in risposta a un terremoto al largo dell’isola meridionale di Kyushu ha contribuito a indebolire la domanda e i consumi turistici.

Il quadro generale rimane poco brillante: gli investimenti pubblici e privati ​​sono leggermente diminuiti nel terzo trimestre, mentre le esportazioni nette hanno frenato la crescita.

E la resistenza dell’economia giapponese potrebbe essere messa alla prova dagli aumenti delle tasse doganali americane promessi dal presidente eletto Donald Trump, che potrebbero pesare sui gruppi esportatori giapponesi.

In questo contesto, il governo del nuovo primo ministro Shigeru Ishiba, salito al potere all’inizio di ottobre, ha approvato il mese scorso un piano di ripresa equivalente a 136 miliardi di euro per aumentare il potere d’acquisto dei consumatori di fronte all’inflazione e stimolare l’attività.

Inoltre, la debolezza dei consumi, secondo la maggior parte degli analisti, non dovrebbe impedire alla Banca del Giappone di aumentare nuovamente i tassi di riferimento a metà dicembre, dopo aver iniziato a normalizzare la sua politica monetaria in primavera.

In effetti, l’inflazione è rimasta ben al di sopra del suo obiettivo di circa il 2% in ottobre.

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