Questi quattro canali molto conosciuti hanno deciso di gettare la spugna e scompariranno dal DTT l'anno prossimo.
Lo sapevamo già dall'estate: il canale C8 dovrebbe scomparire dal digitale terrestre l'anno prossimo, in seguito alla decisione di Arcom di privarlo delle frequenze a partire da febbraio 2025. Mentre C8 e il gruppo Canal++ di cui fa parte si sono moltiplicati i ricorsi nelle ultime settimane, il l'autorità di regolamentazione ha recentemente confermato la sua decisione. L'ultimo ricorso presentato da C8 (ma anche NRJ12, anch'esso sospeso) davanti al Consiglio di Stato è stato giudicato “irricevibile” a fine novembre, segnando praticamente il destino del canale di Cyril Hanouna.
Abbastanza per far infuriare Vivendi e Vincent Bolloré, i proprietari del gruppo audiovisivo. Quest'ultimo ha deciso di reagire in modo clamoroso. Canal+ ha annunciato questa settimana il ritiro totale dei suoi quattro canali a pagamento dalla DTT a partire da giugno 2025. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel panorama audiovisivo francese. C8, primo canale TNT per ascolti, non sarà quindi l'unico a scomparire dagli schermi tra pochi mesi.
“Traendo le conseguenze del ritiro del canale C8, il primo canale DTT, da parte di Arcom e di un contesto fiscale e normativo sempre più restrittivo per il gruppo in Francia, Canal+ annuncia il ritiro dei suoi canali a pagamento da TNT”, ha affermato il gruppo in una dichiarazione rilasciata giovedì. Per quanto riguarda la tassazione, il comunicato denuncia “un aumento delle tasse pagate al CNC”, il Centro nazionale del cinema e dell'immagine animata, e “minacce alla sua aliquota IVA, direttamente collegata al suo status di primo finanziatore del cinema”. Francese”.
Concretamente, Canal+, Canal+ Cinéma, Canal+ Sport e Planète non saranno più accessibili da TNT a partire da giugno 2025. Questi canali emblematici, che concentrano il meglio dei contenuti premium di Canal+ (film, serie, sport, ecc.), non saranno quindi non più offerto alle case dotate di un semplice decoder TNT. CNews e CStar, gli altri due canali del gruppo su TNT, non sono interessati.
Alle circa 700.000 persone colpite verrà offerta “l'attrezzatura necessaria affinché possano continuare a beneficiare di tutti i programmi dei loro canali anche in altri modi di trasmissione”. Per accedervi dovrai infatti sottoscrivere un abbonamento satellitare o ADSL con Canal+. Un deficit di prospettiva, ma soprattutto una mossa intelligente per il gruppo, che intende rafforzare la propria base di abbonati e preparare la sua IPO, come spiega il sito Le Jours.
Questa risposta sotto forma di mossa di poker è ancora un segnale forte inviato da Canal+ nella sua situazione di stallo contro Arcom e le autorità pubbliche. Resta da vedere se questo colpo basterà a cambiare la posizione del poliziotto dell'audiovisivo, che dovrà comunque ridistribuire nei prossimi giorni le 15 frequenze TNT per il prossimo anno, dalle quali è stata esclusa C8.