La Svizzera e l’UE fanno il punto sulle loro relazioni. Il consigliere federale incaricato degli affari esteri Ignazio Cassis incontrerà questo mercoledì a Berna il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic.
Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) i negoziati proseguono a ritmo serrato. L’incontro avrebbe dovuto svolgersi già quest’estate, ma è stato annullato all’ultimo momento perché le posizioni negoziali sarebbero troppo distanti.
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Mercoledì il dibattito tra Ignazio Cassis e Maros Sefcovic dovrebbe concentrarsi soprattutto sull’entità del contributo alla coesione. Questa discussione deve essere portata avanti a livello politico, ha affermato recentemente una persona vicina alla questione. La Svizzera versa questo contributo all’UE per avere accesso parziale al mercato interno europeo.
L’incontro di lavoro si terrà nella tenuta Lohn, vicino a Berna, informa il DFAE. Al termine dell’incontro è prevista una cena congiunta. Ignazio Cassis sarà accompagnato dal capo negoziatore Patric Franzen e dai segretari di Stato Alexandre Fasel, Helene Budliger e Christine Schraner Burgener.
Dall’estate sono stati compiuti progressi concreti soprattutto nel settore dei programmi europei, come Orizzonte Europa. La libera circolazione delle persone, invece, ha dato luogo a discussioni più difficili.
Votare non prima del 2026
I negoziati sono stati avviati lo scorso marzo a Bruxelles dalla presidente della Confederazione Viola Amherd e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. In precedenza la Svizzera e l’UE avevano concordato un accordo comune che definiva il quadro dei negoziati. Su questa base entrambi i partiti hanno adottato il proprio mandato.
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Non appena i negoziati tra l’UE e la Svizzera saranno avviati, il Consiglio federale trasmetterà il dossier al Parlamento. Se approverà l’accordo, il dossier sarà sottoposto al popolo. Un voto popolare è previsto non prima dell’autunno 2026.
ats/lan
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