XPENG rivoluziona l’autonomia delle auto elettriche con il suo sistema Kunpeng. Combinando un motore elettrico e un range extender a benzina, promette fino a 1.400 km di viaggio senza ricarica, rispondendo così ai timori legati alle infrastrutture ancora limitate.
Aggiungi un generatore a benzina a quello elettrico
L’ansia da autonomia, uno dei principali ostacoli all’adozione di massa dei veicoli elettrici, potrebbe presto essere un ricordo del passato. Il produttore cinese XPENG,
durante il suo recente AI Day
ha sollevato il velo su una tecnologia audace: il sistema Kunpeng, una soluzione ibrida che combina un motore elettrico con un range extender a benzina, promettendo fino a 1.400 km di autonomia. Un approccio che potrebbe essere la soluzione per convincere gli indecisi sull’elettrificazione.
XPENG, già nota per i suoi modelli 100% elettrici come G6 e G9, sta facendo un cambiamento strategico integrando la tecnologia EREV (Extended-Range Electric Vehicle) nella sua offerta. A differenza dei veicoli ibridi plug-in in cui il motore a combustione può azionare direttamente le ruote, il sistema Kunpeng utilizza un generatore a benzina solo per ricaricare la batteria, alimentando così il motore elettrico. Una filosofia simile a quella adottata da Mazda con la sua MX-30 e-Skyactiv R-EV.
Questa scelta tecnologica risponde a un problema cruciale: le infrastrutture di ricarica, ancora insufficienti in molte regioni del mondo. Offrendo un’autonomia combinata di 1.400 km, di cui 430 km in modalità 100% elettrica, XPENG mira a rassicurare gli automobilisti più scettici, offrendo al contempo un’esperienza di guida prevalentemente elettrica su base giornaliera. Il passaggio tra le due modalità operative, gestite dall’intelligenza artificiale, vuole essere trasparente per l’utente.
Il cuore del sistema Kunpeng è un’architettura da 800 V basata sul carburo di silicio, che garantisce efficienza e affidabilità. Abbinata a una batteria “5C ultra-ricarica AI” e a un motore elettrico coassiale anch’esso in carburo di silicio, questa piattaforma consente una ricarica ultrarapida. XPENG annuncia che potrà recuperare 1 km di autonomia al secondo sui suoi nuovi terminali S5, e raggiungere l’80% di carica in soli 12 minuti. Inoltre, un sistema intelligente chiamato “AI Battery Doctor” monitora costantemente le condizioni della batteria, ottimizzandone la durata e promettendo una longevità aumentata del 30%.
XPENG non ha rivelato dettagli riguardanti il motore termico utilizzato come generatore, né il fornitore della batteria. Tuttavia, l’autonomia annunciata di 430 km in modalità elettrica avvicina il sistema Kunpeng al recente pacco batterie presentato da CATL, inizialmente pensato per le ibride ricaricabili, come specificato dai colleghi di
Frandroid
. È quindi plausibile che XPENG abbia adattato questa tecnologia al suo sistema EREV. Il produttore sottolinea inoltre il basso livello di rumore del generatore a benzina, desideroso di preservare il comfort acustico specifico dei veicoli elettrici.
La soluzione miracolosa in Europa? Sì e no
Questo cambiamento strategico avviene in un contesto di rallentamento del mercato dei veicoli elettrici in Europa. Di fronte alla concorrenza dei produttori tradizionali e all’ascesa di nuovi attori cinesi, XPENG, come il suo connazionale BYD, sembra adattare la propria offerta per attirare un pubblico più ampio. L’ibridazione plug-in, o in questo caso EREV, sembra essere una soluzione transitoria consentendo di affrontare gli attuali limiti delle infrastrutture di ricarica.
Tuttavia, l’arrivo del sistema Kunpeng in Europa potrebbe incontrare ostacoli normativi. I veicoli EREV, sebbene più vicini ai veicoli elettrici rispetto ai classici ibridi plug-in, sono soggetti agli stessi dazi doganali dei modelli 100% elettrici importati dalla Cina. Un potenziale ostacolo alla commercializzazione di questa tecnologia nel Vecchio Continente.
Resta da vedere se XPENG adatterà la sua strategia per aggirare questi ostacoli. Il futuro dirà se il sistema Kunpeng, con i suoi 1.400 km di autonomia e la ricarica ultrarapida, riuscirà a convincere gli automobilisti europei e a imporre un nuovo standard nel mercato della mobilità elettrica. L’innovazione c’è, ma le sfide rimangono numerose. Il produttore cinese, con la sua competenza in intelligenza artificiale e la sua voglia di innovare, sembra comunque pronto a svolgere un ruolo di primo piano nella transizione energetica del settore automobilistico.