Gli attori del turismo montano si uniscono per affrontare la sfida del riscaldamento globale – rts.ch

Gli attori del turismo montano si uniscono per affrontare la sfida del riscaldamento globale – rts.ch
Gli attori del turismo montano si uniscono per affrontare la sfida del riscaldamento globale – rts.ch
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Poiché la neve diventa sempre più rara, i professionisti del turismo montano si mobilitano per garantire il futuro delle stazioni sciistiche. Riunendosi mercoledì, hanno presentato il progetto “Snow Compass”, un’iniziativa destinata a guidare l’adattamento dei comprensori sciistici alle sfide climatiche.

“Snow Compass” vuole essere una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per chi si occupa di turismo invernale. Corinne Genoud, membro della direzione di Suisse Tourisme, spiega: “La ‘Bussola della neve’ fornirà indicazioni, strategie, scenari. Ognuno potrà attingere ad essa a seconda della propria situazione specifica.”

Il progetto si propone di valutare le future quantità di neve naturale in diverse regioni svizzere, esplorando al tempo stesso alternative per compensare il calo delle precipitazioni. Si tratta anche di adattare l’offerta di sport invernali e di ottimizzare le attività turistiche durante tutto l’anno.

Il progetto si basa su dati scientifici allarmanti. Secondo Adrien Michel, meteorologo di MétéoSuisse, entro il 2050 la copertura nevosa potrebbe diminuire dal 10% al 40%, a seconda dell’altitudine. “L’isoterma di 0 gradi, che determina il limite della neve, è già aumentata di 300-400 metri in quarant’anni e potrebbe aumentare di altri 200-300 metri nei prossimi decenni”, precisa giovedì su La Matinale de la RTS.

>> Rileggi: Il prossimo inverno potrebbe essere avaro di neve in montagna et Record di calore registrati sulle montagne svizzere nel mese di novembre

Conclusioni attese la prossima estate

Di fronte a questa realtà, gli operatori turistici vogliono diversificare l’offerta turistica, sia estiva che invernale. Le idee non mancano: sviluppare sentieri escursionistici, creare nuove aree gioco, aumentare l’innevamento artificiale o addirittura abbandonare sentieri troppo costosi da mantenere. Alcuni parlano addirittura della possibilità di spostare i comprensori sciistici a quote più elevate.

>> Leggi anche: La mountain bike sostituirà lo sci sulle nostre montagne?

Le prime raccomandazioni della “Bussola della neve” sono attese per la prossima estate.

Foued Boukari/vajo

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