Un trader alla Borsa di New York
Mercoledì la Borsa di New York ha aperto in rialzo dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione statunitense che mostrano una riaccelerazione su base annua, invocando una continua riduzione dei tassi di interesse.
Nelle prime contrattazioni, l’indice Dow Jones ha guadagnato 85,04 punti, o lo 0,19%, a 43.996,02 punti e il più ampio Standard & Poor’s 500 è salito di 6,63 punti, o dello 0,11%, a 5.990,62 punti.
Il Nasdaq Composite ha guadagnato 14,83 punti, ovvero lo 0,08%, a 19.296,23 punti.
Un’ora prima dell’apertura di Wall Street, il Dipartimento del Lavoro ha indicato che i prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti erano aumentati in ottobre ad un tasso annuo, al 2,6%, rispetto al +2,4% di settembre.
Anche se il dato è in linea con le aspettative degli economisti intervistati da Reuters, è bastato per entusiasmare il mercato, che ora scommette con l’80% di probabilità su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Federal Reserve (Fed) a dicembre. contro una probabilità di circa il 60% prima della pubblicazione dei dati CPI. Prima di questa statistica, i futures mostravano Wall Street con un’apertura in rosso.
“L’IPC statunitense sarà un fattore chiave nella decisione della Fed del prossimo mese. È particolarmente importante questa volta, poiché si è ipotizzato che la Fed potrebbe saltare questo incontro e non tagliare affatto i suoi finanziamenti. tasso”, spiegano gli analisti di Deutsche Bank .
Sul mercato obbligazionario, il rendimento dei titoli del Tesoro USA a dieci anni è sceso di oltre sei punti base, al 4,3687%, e quello a due anni, più sensibile alle aspettative sui tassi, di quasi nove punti, al 4,25%.
Sul fronte dei cambi, il dollaro, che in mattinata aveva raggiunto un nuovo massimo da sei mesi e mezzo rispetto alle altre principali valute, ha perso ora lo 0,14%.
Sui mercati azionari, Tesla ha rimbalzato del 4,11% dopo il calo del 6,2% di martedì, quando Donald Trump ha annunciato che il capo della casa automobilistica, Elon Musk, sarà a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa negli Stati Uniti.
Spirit Airlines crolla del 58,81%, la compagnia aerea ha annunciato di essere in trattative con i suoi creditori, pur continuando ad esplorare alternative strategiche per migliorare il proprio flusso di cassa. Il Wall Street Journal, da parte sua, ha riferito che la Spirit Airlines si stava preparando a presentare istanza di protezione dal fallimento.
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(Scritto da Claude Chendjou, a cura di Blandine Hénault)