Ciao tu! | Il giornale di Montreal

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Questo non è un messaggio dello zio George. Nessun “ciao” (ancor meno “ciao”), nessun “buonasera”, è innanzitutto sempre e soprattutto il tradizionale “ciao”. Ma da dove viene questa parola telefono, che non significa nulla? Fai attenzione, come lo zio George, siamo tra i pochi su questo pianeta a dire “ciao” se non al telefono. Salutiamo i bambini, gli adulti e gli anziani con un “ciao” che vuole essere un po’ più caloroso e amichevole del tradizionale saluto.

Ma non possiamo scappare, la parola “ciao” è stata creata da e per il telefono. Esistono diverse teorie ma la più plausibile è di origine rumena.

Tivadar Puskas lavorò all’invenzione del telefono e quando, nella sua lingua, chiese al suo collaboratore se poteva sentirlo, disse: “Hallod? » Il suo interlocutore ha poi risposto “hallom” che significa “ti sento” e ha anche aggiunto “hallo” che significa “ti ascolto”. È andata così. I francofoni installarono immediatamente la loro versione che divenne “allô”. Chi ha messo l’accento circonflesso non necessario sulla “o”? Nessuna idea. Implacabile, senza dubbio.

Gli inglesi e gli americani si appropriarono poi del famoso “ciao”.

CIAO ALTROVE

Ma non tutti sul pianeta rispondono “ciao” a modo loro. In Messico si risponde e si dice “bueno”. In Italia sarà “pronto” mentre in Giappone la prima parola che sentirete sarà “moshi”.

In Belgio, il tuo interlocutore dirà prima il suo nome mentre in Germania sarà il suo cognome. In Spagna si dice subito “diga”, ma in Catalogna, comunità indipendente del paese in cui si trova Barcellona, ​​sarà “Digui”.

Per me, la risposta immediata più notevole è arrivata da Boucherville. Da anni, quando risponde, mio ​​fratello Robert dice sempre: “Giallo”.

NEL MUCCO
  • Stiamo ancora cercando il kit di secondo soccorso.
  • Sembra che i ratti a Montreal vadano principalmente verso i roditori.
  • Aumento del prezzo delle fragole. È diventato più costoso farcire le fragole che imballarle.
  • Denis Coderre sarà stato un candidato di corridoio…o di passaggio.
  • Spinte e risse violente alla conferenza sul bullismo.
  • Cosa facciamo nei flussi? Noi ridiamo.
  • Le nostre stelle della F-1: Marie-Lise Pilote, Ginette Renault, Roy DuPuits e Frédéric de Grandprix.
  • La lotta al fumo continua. A Kanésatake abbiamo iniziato a vendere cerotti.
  • Secondo me diventerà dermatologo, mi ha detto che sta studiando scienze della pelle.

POLIZIOTTO: Il suo nome, signore?

AUTOMOBILISTA: Vittorionosis Kastapparis.

AGENTE DI POLIZIA: Andrà tutto bene questa volta.

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