L'amministratore delegato di La Poste chiede allo Stato un miliardo in più all'anno per portare a termine tutte le sue missioni

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Nel bel mezzo del dibattito sul bilancio all’Assemblea nazionale, Philippe Wahl batte il pugno sul tavolo. Le missioni che La Poste porta avanti da diversi anni a favore dei cittadini non sono abbastanza finanziate. Oggi il deficit ammonta a quattro miliardi di euro.

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Pubblicato il 01/11/2024 08:25

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L'auto della Posta del 28 ottobre 2024. Foto illustrativa. (LUDOVIC LAUDE/MAXPPP)

Dal 1990 La Poste non è più solo recapito postale o operazioni bancarie. A poco a poco si sono aggiunte una moltitudine di attività e missioni di servizio pubblico, compresa la pianificazione del territorio o vari aiuti personali in casa, come le pulizie, la custodia dei bambini o il giardinaggio.

Tuttavia, durante una recente audizione parlamentare, il CEO Philippe Wahl ha sottolineato che in sei anni La Poste ha speso quattro miliardi di euro in più di quanto lo Stato le ha pagato per realizzare queste missioni. Nel linguaggio amministrativo si parla di “sottocompensazione per gli incarichi di servizio pubblico”. Lo Stato delega le responsabilità ma non compensa finanziariamente per soddisfare i bisogni. Secondo Philippe Wahl queste sottocompensazioni ammontano ogni anno a un miliardo di euro e gli anni si sommano.

A fine settembre l'amministratore delegato si era già fatto avanti per difendere il contratto di presenza postale sui territori, che finanzia le 17.000 filiali La Poste in Francia. Dinanzi all'Associazione dei sindaci rurali, a Saint-Julien (Côte d'Or), ha deplorato il taglio di 50 milioni di euro dei finanziamenti nel 2024 da parte dello Stato.

Questo nuovo sfogo di Philippe Wahl provoca scompiglio a Matignon: non si tratta in questo momento di alienazione dei territori. I servizi del Primo Ministro hanno subito annunciato che l'impegno dello Stato nei confronti di La Poste sarebbe stato protetto. Ovviamente l’amministratore delegato potrà contare sul nuovo primo ministro. Michel Barnier fa sapere di essere sensibile alla presenza di servizi pubblici il più vicino possibile ai cittadini.

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