Se pensi di partire nei prossimi giorni per Washington, solo per goderti la mitezza dell’autunno locale – lì ci sono più di 25 gradi, di notte ancora 15° – porta con te una macchina fotografica con un buon zoom. Perché alcuni monumenti sono rimasti molto indietro rispetto alle barriere che cominciano a segmentare la città. Il Campidoglio, in particolare, che ha visto le rivolte del gennaio 2021, è quasi “imbottito”, perché il palco per il prossimo “Inauguration Day”, il 20 gennaio 2025, è già in fase di montaggio.
Intorno alla Casa Bianca, da tempo i turisti non riescono ad avvicinarsi al prato meridionale per fotografare la leggendaria facciata. Anche i tradizionali ed eterni manifestanti sono stati costretti a spostarsi, per far posto al mostruoso raduno di Kamala Harris martedì sera. Doveva ospitare 20.000, poi 52.000 persone. I tifosi democratici finirono per contare più di 70.000 e riversarsi sul National Mall.
Coloro che sostengono la pace, l’amore, chi difende la causa palestinese o chi difende che “Gesù è amore” si sono così trasferiti al nord, nella residenza di Joe Biden, ancora inquilino del locale da alcune settimane. Solo che anche lì sono state erette nuove barriere e solo gli scoiattoli e centinaia di bambini militari invitati dal presidente per Halloween hanno potuto affollare Lafayette Square.
Con tutta questa confusione, Don Folden ne ha più del solito. Lui e il suo berretto da autista si sono trasferiti in H Street e stanno ascoltando in silenzio, anche con una certa flemma, “Get up Stand up” di Bob Marley. Lontano dal trambusto davanti alla Casa Bianca. Don Folden ha semplicemente un po’ meno spiccioli del solito nel suo secchio per poter sviluppare ulteriormente il suo slogan del “Conduttore di Verità”: “Smettetela di odiarvi, perché non siete d’accordo”. Ha comunque registrato anche il marchio.
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