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Lunedì scorso, 14 ottobre, gli eletti del consiglio regionale della Normandia hanno registrato un nuovo aumento del prezzo della carta di circolazione. Dal 1° gennaio 2025, questa tassa aumenterà da 46 € a 60 € per cavallo d’imposta, ovvero l’importo massimo legale.
Virginie Carolo-Lutrot, vicepresidente della regione, giustifica questa decisione con la necessità di compensare il calo delle entrate dell’IVA, stimato in 33 milioni di euro. “Questo aumento ci permetterà di generare altri 36 milioni di euro (cioè un totale di 162 milioni per il 2025). È uno dei nostri rari margini di manovra in vista di una riduzione del nostro budget ed è completamente utile alle nostre politiche di transizione”. spiega ai nostri colleghi dell’Ouest-France.
Un provvedimento che fa sobbalzare l’opposizione
In questo contesto, solo i veicoli elettrici rimarranno esenti da questa tassa, favorendo così la transizione energetica. Per un veicolo termico da 6 cavalli, invece, la bolletta aumenterà notevolmente, passando da 276 a 260 euro.
La misura ha ricevuto il sostegno degli ambientalisti eletti, che chiedono una tassazione in linea con gli obiettivi ambientali. “Meglio tardi che mai”sorride Bastien Récher, del gruppo Normandie Écologie, accogliendo con favore questo progresso da tempo richiesto dal suo partito.
Questo aumento suscita però critiche anche in altri gruppi politici, soprattutto a sinistra, dove i socialisti temono l’impatto che ciò avrà sui portafogli dei normanni. Da parte del Raggruppamento Nazionale e del partito presidenziale le reazioni sono altrettanto negative, poiché i partiti hanno votato contro questo aumento.
In breve
Gli eletti regionali hanno votato a favore di un aumento significativo della tassa di immatricolazione dei veicoli in Normandia. Dal 1° gennaio 2025 la carta di circolazione costerà 60 euro, raggiungendo il massimale di legge autorizzato. Una decisione che provoca reazioni contrastanti.