Par
Chrismaël Marchand
Pubblicato il
17 ott. 2024 alle 12:52
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Le voci erano diffuse riguardante il progetto del bacino di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito. Sono andati anche in tutte le direzioni annunci di cambio di posizione e persinocancellazione pura e semplice.
IL ritardi nella pianificazione del progetto non sono riusciti a rassicurare, in particolare i successivi rinvii della presentazione del dossier DAC (richiesta di autorizzazione alla creazione) per l’impianto nucleare di base.
Infine, il futuro di questa piscina è diventato più chiaro proprio oggi, il 15 ottobre 2024, durante la plenaria dell’HCTISN (Alto Comitato per la Trasparenza e l’Informazione sulla Sicurezza Nucleare).
In questa occasione EDF e Orano hanno infatti annunciato, “l’abbandono del progetto di stoccaggio centralizzato del combustibile esaurito realizzato da EDF”.
Costruzione entro il 2040
Questo progetto, il cui costo stimato in 1,5 miliardi di eurofu infine sostituito da un altro, sempre a La Hague ma in gestione progetto di Orano.
Le nuove capacità di stoccaggio del combustibile esaurito saranno quindi supportate dalla costruzione di nuove officine e stabilimenti a Orano e dovrebbero essere pronte nel 2040.
Questa sostituzione del progetto FES con un progetto che verrebbe annesso agli insediamenti industriali di Orano è spiegato “dal produzione industriale fabbriche a L’Aia, migliorandoe dal orientamenti politici esposto in Consiglio per la politica nucleare (CPN) il 26 febbraio 2024 (vale a dire il mantenimento sostenibile della produzione di energia nucleare in Francia e la conferma della politica di trattamento del riciclaggio, puntando a un ciclo completamente chiuso entro la fine del secolo).”
Sotto la gestione del progetto di un unico attore
Secondo i due produttori, questi dati eliminano il rischio a breve termine di “saturazione delle capacità di stoccaggio del combustibile esaurito” e hanno portato EDF e Orano “ad avviare la necessità di una visione lungimirante della strategia industriale sul sito di La Hague per un progetto coerente e ottimizzato sotto la direzione del progetto di un unico attore”.
Questa riflessione ha portato quindi i due operatori a proporre alla DGEC (Direzione Generale Energia e Clima) e all’ASN (Autorità per la Sicurezza Nucleare) “un’evoluzione del portage industriale del progetto di nuove capacità di stoccaggio di EDF verso Orano”.
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