Inflazione nel Regno Unito ai minimi da tre anni, taglio dei tassi di interesse incombente

Inflazione nel Regno Unito ai minimi da tre anni, taglio dei tassi di interesse incombente
Inflazione nel Regno Unito ai minimi da tre anni, taglio dei tassi di interesse incombente
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L’inflazione britannica ha raggiunto il livello più basso degli ultimi tre anni a settembre, all’1,7%, una cifra inferiore alle aspettative, che dovrebbe spingere la Banca d’Inghilterra (BoE) ad abbassare i tassi di interesse entro la fine dell’anno. Questo rallentamento costituisce una buona notizia per il governo del primo ministro Keir Starmer, che cerca annunci positivi a due settimane dalla presentazione del suo primo bilancio, che sarà difficile a causa dello stato delle finanze pubbliche del paese. Il Regno Unito ha subito per diversi mesi il peso di un’inflazione molto elevata, che ha raggiunto il picco dell’11,1% nell’ottobre 2022. Da allora il tasso ha continuato a scendere, fino a raggiungere il 2% lo scorso maggio, obiettivo della Banca d’Inghilterra, per poi risalire leggermente fino a raggiungere il 2% lo scorso maggio. 2,2% il mese scorso.

Il calo dell’inflazione nel mese di settembre può essere spiegato, secondo Grant Fitzner, dell’Ufficio per le statistiche nazionali (ONS), da “il calo dei prezzi dei biglietti aerei e del petrolio”in parte contrastato “attraverso l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche”. “È assolutamente sorprendente vedere un declino così drammatico”commenta Naeem Aslam, analista di Zaye Capital. “La Banca d’Inghilterra deve ora cogliere questa opportunità e riportare i tassi di interesse ai livelli normali”aggiunge.

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“Buone notizie economiche”

La BoE ha ridotto i tassi all’inizio di agosto, per la prima volta dal 2020, al 5% rispetto al 5,25% precedente, ma ha poi affermato l’intenzione di proseguire con cautela l’allentamento monetario. Il suo tasso è quindi rimasto invariato a settembre. All’inizio di ottobre il governatore Andrew Bailey ha però parlato di un taglio dei tassi “un po’ più aggressivo” nei prossimi incontri di novembre e dicembre se verrà confermato il rallentamento dell’inflazione. Un nuovo taglio dei tassi il prossimo mese sembra quindi essere l’ipotesi favorita da quasi tutti gli analisti mercoledì mattina.

“L’ultima volta che l’inflazione è stata inferiore al 2% è stato nell’aprile 2021, quando il Paese era appena uscito dal terzo lockdown ed erano in vigore rigorose misure di distanziamento sociale”ricorda Susannah Streeter, analista di Hargreaves Lansdown. “Alcuni si aspettano ancora che riprenda nei prossimi mesi”aggiunge, ma “sembra che la lotta contro gli insidiosi aumenti dei prezzi sia stata vinta e, unita al rallentamento della crescita salariale”un taglio dei tassi a novembre sembra sempre più probabile. Per Lindsay James di Quilter Investors anche il rallentamento dell’inflazione ha dei meriti “soddisfare il governo mentre si avvicina il tanto atteso bilancio, dove ci viene costantemente detto che verranno annunciate decisioni difficili”. “Qualsiasi buona notizia economica verrà probabilmente sfruttata”anticipa.

Il ministro delle Finanze britannico, Rachel Reeves, presenterà il 30 ottobre il primo bilancio del nuovo governo laburista, insediatosi a luglio, che dovrebbe combinare aumenti delle tasse e restringimento della spesa. Il lavoro deve in particolare far fronte a un enorme debito pubblico, mai visto dagli anni ’60, equivalente al suo PIL annuale (prodotto interno lordo). Affermano anche di aver ereditato a “buco nero” di 22 miliardi di sterline (26 miliardi di euro) da parte dei precedenti governi conservatori.

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