Il Marocco sta intensificando le sue misure protettive contro le pratiche di dumping, come evidenziato dall’indagine recentemente avviata sulle importazioni di lamiere d’acciaio dall’Egitto. Questa iniziativa fa seguito ad una richiesta di Maghreb Steel, che denuncia la concorrenza sleale che potrebbe danneggiare l’industria siderurgica marocchina. Nel suo comunicato stampa, il Ministero dell’Industria e del Commercio ha confermato che Maghreb Steel ha ufficialmente richiesto l’applicazione di misure antidumping, in conformità con l’articolo 16 della legge n. 15-09 sulle misure di difesa commerciale.
La denuncia riguarda lamiere d’acciaio laminate a freddo, i cui prezzi all’importazione sarebbero inferiori ai costi di produzione, costituendo una minaccia significativa per la competitività nazionale. L’analisi della domanda rivela un margine di dumping significativo, ben oltre la soglia autorizzata del 2%. Questa conclusione si basa su un confronto tra il prezzo delle vendite all’esportazione e il normale valore di fabbrica. Tra il 2022 e il 2023, le importazioni di acciaio egiziano sono triplicate, raggiungendo le 6.049 tonnellate entro la fine di maggio 2024, superando significativamente le previsioni iniziali. Questo aumento dei volumi esercita una pressione diretta sul mercato marocchino, portando a un calo delle prestazioni dei produttori locali in termini di vendite e redditività.
L’indagine si concentra sul periodo dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 e prende di mira in particolare i fogli di acciaio laminati a freddo, utilizzati in vari settori come l’edilizia, gli elettrodomestici e gli imballaggi metallici.
Il Marocco applica politiche antidumping anche ad altri settori. Il tessile, ad esempio, è sotto pressione a causa delle importazioni a basso costo, soprattutto dall’Asia, che minacciano i produttori locali. Allo stesso modo, l’indagine sui forni elettrici dimostra la volontà di garantire una concorrenza leale sul mercato degli elettrodomestici, dove i prezzi all’importazione sono difficilmente competitivi per i produttori marocchini.
Nel settore agricolo sono soggette a sorveglianza anche le importazioni di pomodori, prodotto chiave per le esportazioni marocchine. Le importazioni a basso prezzo rischiano di sbilanciare il mercato interno, da qui la necessità di azioni protettive.
Attraverso questa rigorosa politica di difesa commerciale, il Marocco cerca di proteggere le sue industrie locali rispettando le regole del commercio internazionale. Questa strategia mira a garantire la stabilità e la crescita dell’economia nazionale di fronte alla concorrenza sleale nel mercato globale.