in cosa consisterà l’avvio ormai imminente dell’EPR di Flamanville?

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L’EPR di Flamanville (Manica), 14 giugno 2022. SAMEER AL-DOUMY / AFP

Finalmente ! Una breve parola per riassumere un’attesa così lunga. A causa di slittamenti nella pianificazione, questo progetto di sedici anni e cinque mesi (compresi undici anni e undici mesi di ritardo, poiché inizialmente avrebbe dovuto essere completato nel giugno 2012) sembrava infinito. Ma, ovviamente, tutto finisce per accadere: con l’imminente annuncio del primo carico di carburante, il gruppo pubblico EDF si appresta a formalizzare, nei prossimi giorni, la messa in servizio del suo reattore nucleare di terza generazione, l’ormai famoso EPR (European Pressurized Reactor) presso la centrale elettrica di Normandy Flamanville (Manche). L’Autorità per la Sicurezza Nucleare (ASN) ha dato l’autorizzazione martedì 7 maggio ovvero esattamente seimila giorni dopo la posa del primo cemento nell’edificio nucleare, il 3 dicembre 2007.

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Il primo caricamento, l’avvio vero e proprio dell’EPR, richiede diversi giorni di lavoro – senza ulteriori dettagli, in questa fase, da parte di EDF. Un compito meticoloso attende le squadre: da un bacino di stoccaggio devono calare 241 gruppi di combustibile sul fondo del contenitore del reattore, alto 10,6 metri.

Già ricevuto tra ottobre 2020 e giugno 2021, tutte queste “facche” includono “matite”, vale a dire guaine che impilano pellet di uranio. L’esercizio è simile a un altro, più consueto: ogni anno o ogni anno e mezzo, a seconda del modello, l’operatore effettua la ricarica parziale dei suoi cinquantasei reattori già operativi nel Paese.

Piena potenza

Per il cinquantasettesimo reattore saranno ancora previste diverse fasi, dopo quella del primo caricamento. Innanzitutto, nelle prossime settimane, i test per consentire la divergenza, cioè l’inizio della fissione nucleare. Poi, in linea di massima dall’estate, sarà il momento dell’allacciamento alla rete elettrica. È solo a partire da questo accoppiamento, quando il reattore avrà raggiunto il 25% della sua potenza, che la sua turbina lunga 70 metri potrà iniziare a fornire elettricità alle case francesi.

“La fissione, in altre parole la reazione a catena dei neutroni, può avvenire solo in modo molto gradualericorda Emmanuelle Galichet, docente-ricercatrice in scienze e tecnologie nucleari al Conservatorio nazionale di arti e mestieri. Non puoi essere subito al 100%. » La piena potenza è invece annunciata per la fine dell’anno in corso.

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“Alcuni test potranno essere effettuati solo a reattore carico, per verificare le ipotesi della dimostrazione di sicurezza”, aggiunge Karine Herviou, vicedirettrice generale dell’Istituto per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare. Ad esempio, EDF deve testare il comportamento del reattore e la sua capacità di fermare la reazione a catena nei tempi previsti, in caso di incidente o incidente. “Questo parametro richiede il controllo del tempo di caduta dei cluster di controllo [matériaux chutant automatiquement pour absorber les neutrons et stopper le réacteur en cas de problème] »precisa MMe Herviou.

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