Le discussioni Cina-UE sulle tasse si concludono con “grandi differenze”

Le discussioni Cina-UE sulle tasse si concludono con “grandi differenze”
Le discussioni Cina-UE sulle tasse si concludono con “grandi differenze”
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“Finora le consultazioni non hanno portato ad una soluzione accettabile per entrambe le parti”, ha annunciato sabato il Ministero del Commercio cinese.

Le discussioni a Bruxelles sui dazi doganali imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici importati dalla Cina si sono concluse con la constatazione che permangono “grandi divergenze”, ha annunciato sabato il Ministero del Commercio cinese.

“Ci sono ancora grandi differenze tra le due parti. Finora le consultazioni non hanno portato ad una soluzione accettabile per entrambe le parti”, ha affermato il Ministero in una nota, aggiungendo di aver invitato i negoziatori dell’UE al prossimo round di negoziati in Cina.

I negoziatori “hanno compiuto progressi significativi in ​​alcuni settori”, ha affermato, ma “non hanno raggiunto una soluzione accettabile per entrambe le parti”.

Pechino ha invitato i negoziatori dell’UE al prossimo round di negoziati che si terrà in Cina.

Fino al 35% di tasse

“Ci auguriamo che l’UE possa incontrare la Cina a metà strada, prendere accordi per visitare la Cina il prima possibile e accelerare le consultazioni con un atteggiamento costruttivo, in modo da raggiungere una soluzione adeguata il più presto possibile”, sottolinea il comunicato stampa.

I paesi membri dell’UE hanno confermato con il voto di venerdì l’imposizione di dazi doganali sulle auto elettriche importate dalla Cina, nonostante l’opposizione dei tedeschi che temono una guerra commerciale con Pechino.

La Commissione europea ha ora mano libera per aggiungere all’imposta del 10% già in vigore una sovrattassa fino al 35% sui veicoli a batteria di fabbricazione cinese. Questi dazi compensativi dovrebbero entrare in vigore alla fine di ottobre.

Pechino, che dal canto suo ha denunciato “pratiche protezionistiche sleali e irragionevoli”, ha già risposto avviando indagini antidumping contro carne di maiale, prodotti lattiero-caseari e alcolici a base di vino importati dall’Europa, compreso il cognac.

Dal 20 settembre i rappresentanti di Pechino e dei 27 paesi dell’UE hanno tenuto otto cicli di negoziati a Bruxelles.

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