Iniezioni di vitamine, una pratica preoccupante – rts.ch

Iniezioni di vitamine, una pratica preoccupante – rts.ch
Iniezioni di vitamine, una pratica preoccupante – rts.ch
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L’uso di iniezioni vitaminiche per alleviare la stanchezza o i postumi di una sbornia è in forte espansione nella Svizzera romanda. Questa tendenza solleva molte domande sui suoi reali benefici e sui potenziali rischi per la salute.

Sempre più “cliniche” specializzate offrono infusioni di soluzioni vitaminiche, a volte con servizi infermieristici disponibili a domicilio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per eseguire queste infusioni. Una pratica spesso promossa in modo aggressivo sui social network, che si rivolge essenzialmente a un pubblico giovane e facoltoso.

La RTS mostra A Bon Entendeur ha individuato strutture attive in questa nicchia a Losanna, Ginevra e Gstaad. Tuttavia, la pratica non si limita alla Svizzera. È un fenomeno internazionale, un business reso popolare da celebrità, influencer e altri personaggi del jet set.

Rischi di calcoli renali

I benefici di questi infusi sono reali? Secondo il dottor Pedro Marques-Vidal, professore ordinario del CHUV, nessuno studio lo dimostra. Peggio ancora: la dose molto elevata di vitamina C contenuta in alcune soluzioni presenta rischi comprovati in termini di formazione di calcoli renali molto dolorosi.

Altrettanto preoccupante per il professor Marques-Vidal: la presenza in alcuni cocktail di farmaci contro i postumi di una sbornia, come antidolorifici e farmaci antinausea. Considera non etici questi infusi “contro i postumi di una sbornia” e li vede quasi come un’incitamento agli eccessi alcolici.

Formule a 1500 franchi

Viene inoltre individuato il costo di queste iniezioni. Alcune «cliniche» offrono pacchetti fino a 1500 franchi. Una semplice infusione di siero fisiologico (acqua salina e minerali) può costare quasi 280 franchi, mentre bustine di siero simili a queste soluzioni iniettate si possono trovare al prezzo di 2,30 franchi.

Intervistata a questo proposito, la dottoressa Alexandra Miles, della società Yuboost di Losanna, giustifica questi prezzi spiegando che coprono non solo l’attrezzatura medica, ma anche la consulenza e il tempo infermieristico necessari per l’infusione. Per quanto riguarda la sicurezza del paziente, assicura che prima di ogni iniezione venga effettuato un “questionario medico completo”. E per precisare: «Tutte le vitamine, i minerali e i medicinali che utilizziamo sono autorizzati sul mercato svizzero e fanno parte del catalogo Swissmedic».

Tuttavia permangono dubbi, soprattutto presso il CHUV, che mette in guardia sui rischi legati all’uso di queste infusioni effettuato per scopi non medici. Su questo argomento è prevista una pubblicazione medica.

Didier Bonvin/ABE

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