Nelle zone rurali, i distributori di generi alimentari rappresentano un’ulteriore fonte di reddito per agricoltori e commercianti.
Ma sono bersaglio di atti vandalici sempre più frequenti, che costano caro ai proprietari.
Il programma delle 13 di TF1 ha raccolto le testimonianze di molti di loro, nella Sarthe e nel Calvados.
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Le NOI
Il mercato del vending alimentare continua a crescere: in Francia ne sono già stati installati 600.000. Accessibili 24 ore su 24, queste banche di prodotti trasformati hanno molto successo nelle zone rurali dove i negozi sono rari. Tuttavia, i proprietari di queste macchine devono far fronte ad atti vandalici molto frequenti. Nella Sarthe, in poco più di un anno, cinque distributori sono stati derubati. Gli abitanti cominciano addirittura a parlare di “banda dei rillettes“.
“Quando arrivi di notte e tutto viene portato via, la catena del freddo si rompe, quindi buttiamo tutto nella spazzatura“, si lamenta Quentin Durand, nel rapporto TF1 in cima all’articolo. Questo macellaio-salumeria, proprietario di un distributore automatico a Fresnay-sur-Sarthe, ha sorpreso due criminali nel cuore della notte mentre attaccavano il distributore con palline di bocce. Il macellaio ha perso dai 700 agli 800 euro di merce, senza contare il costo delle riparazioni effettuate dal distributore.
Due voli in cinque mesi nel Calvados
Questi atti vandalici non riguardano solo le zone rurali. TF1 ha incontrato Julia Marie, una commerciante di Cagny, nel Calvados, che ha installato un distributore di vassoi per aperitivi in centro città. Cinque mesi dopo, la macchina è già stata bersaglio di numerosi furti: “Sono venuti due volte, rompendo tutti e cinque gli armadietti refrigerati.”si lamenta. Costo della riparazione: 4.500 euro.
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Il commerciante aveva però optato per un distributore all’avanguardia, per la somma di 60.000 euro. L’azienda che lo ha prodotto, “Le casier français”, situata nel Nord della Francia, assicura che si impegna a produrre modelli resistenti ai tentativi di furto: “Abbiamo progettato i nostri armadietti in modo tale che ci sia un minimo di accesso e di possibile apertura ai prodotti.”spiega Manuel Moutier, il suo amministratore delegato, incontrato da TF1.
Secondo quest’ultimo, “La sicurezza è tempo. È necessario che [les malfaiteurs] impiegano molto tempo ad aprire un armadietto, tanto che ci provano e non tornano mai più.” L’azienda afferma di registrare solo l’1% degli atti di vandalismo tra tutti i suoi distributori.