Focus a Rabat sul futuro del servizio pubblico di fronte alla mania per l’intelligenza artificiale

Focus a Rabat sul futuro del servizio pubblico di fronte alla mania per l’intelligenza artificiale
Descriptive text here
-

I partecipanti a una conferenza scientifica internazionale sull’intelligenza artificiale nel settore pubblico hanno esaminato, lunedì a Rabat, il futuro del servizio pubblico alla luce della mania per l’intelligenza artificiale (AI), in particolare la conciliazione tra i mezzi forniti da questa tecnologia per migliorare servizi e i requisiti per la tutela dei diritti degli utenti.

I partecipanti a questo incontro, organizzato dal gruppo di ricerca sulla performance amministrativa e finanziaria e dal dipartimento di diritto pubblico della Facoltà di Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali dell’Università Mohammed V di Rabat, in collaborazione con l’Istituzione del Mediatore del Regno, hanno sottolineato l’importanza dell’utilizzo delle tecniche di intelligenza artificiale nel servizio pubblico e hanno esplorato e analizzato le esperienze di successo in questo settore.

Intervenendo alla conferenza sul tema “L’intelligenza artificiale nel settore pubblico e il futuro del servizio pubblico”, il Mediatore del Regno, Mohamed Benalilou, ha sottolineato la necessità di progettare il futuro di un servizio pubblico che faccia dell’intelligenza artificiale un’aspirazione per molti politiche pubbliche, con l’obiettivo di aiutare gli attori pubblici a migliorare le loro prestazioni, prendere decisioni migliori in vari aspetti amministrativi e aumentare le loro capacità analitiche e predittive.

È inoltre necessario lavorare per cambiare i modelli dominanti del servizio amministrativo sulla base di una visione futura che integri le moderne tecnologie suscettibili di influenzare positivamente le future politiche pubbliche per garantire efficienza e governance nella gestione del servizio pubblico, vincendo così la sfida poste da questa nuova rivoluzione, ha affermato, aggiungendo che il servizio pubblico è chiamato a investire nell’uso delle tecniche di intelligenza artificiale per soddisfare le aspettative degli utenti.

Il servizio pubblico, ha osservato, è chiamato a investire nelle tecniche di intelligenza artificiale per soddisfare le aspettative degli utenti, avvertendo che questo utilizzo non è privo di rischi, occorre cautela per garantire la sicurezza del pubblico e la protezione dei dati personali.

Da parte sua, il preside della Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali, Souissi-Rabat, Azzedine Ghoufrane, ha indicato che l’uso delle moderne tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, pone molte sfide nella misura in cui i governi si trovano costretti a tenere il passo con questa rivoluzione tecnologica e adottare misure adeguate per qualificare il sistema giuridico e istituzionale al fine di gestire queste trasformazioni in modo adeguato.

Questo incontro si propone di aprire un dibattito pubblico e offrire a ricercatori e stakeholder l’opportunità di approfondire il tema dell’uso dell’intelligenza artificiale nella gestione della pubblica amministrazione con l’obiettivo di formulare e sottoporre raccomandazioni ai decisori, ha osservato, da parte sua , il coordinatore del comitato organizzatore, professore di insegnamento superiore presso la Facoltà di Scienze giuridiche, economiche e sociali di Souissi, Abdelhafid Edmino.

Edmino ha sottolineato, in questo senso, l’importanza dell’uso dell’intelligenza artificiale nello sviluppo della pubblica amministrazione, aggiungendo che questa moderna tecnologia consentirà il controllo automatico di vari processi di erogazione dei servizi pubblici e di prendere decisioni appropriate in modo che garantisce inoltre la protezione contro la criminalità informatica.

I legislatori e le autorità pubbliche sono chiamati a tenersi al passo con questi sviluppi e ad adottare misure adeguate per creare le condizioni per attrarre investimenti stranieri nell’intelligenza artificiale ed espanderne l’uso al fine di migliorare la governance e la qualità dei servizi pubblici, ha osservato.

Da parte sua, Farid El Bacha, presidente ad interim dell’Università Mohammed V (UM5) di Rabat, ha affermato, in un discorso letto a suo nome, che l’intelligenza artificiale svolge ormai un ruolo crescente nel miglioramento dei servizi nel settore pubblico, incidendo così sulla prestazione del servizio pubblico e migliorandone l’efficienza grazie all’aggiornamento dei dati in tempo reale che consente un’interazione flessibile e automatizzata con i cittadini.

Il presidente ad interim dell’UM5 ha sottolineato che l’intelligenza artificiale faciliterà il monitoraggio delle attività illecite attraverso l’uso di sistemi intelligenti per controllare e monitorare comportamenti incivili, rilevare minacce alla sicurezza e prevenirli.

Questo convegno, che ha arricchito il dibattito sugli strumenti per modernizzare le prestazioni e migliorare la qualità dei servizi pubblici, ha affrontato diversi temi, in particolare “L’applicazione dell’intelligenza artificiale nei servizi pubblici e il diritto alla privacy”, “L’etica dell’intelligenza artificiale e servizi pubblici”, “Salute e intelligenza artificiale”, “Buone pratiche dell’intelligenza artificiale per migliorare i servizi pubblici” e “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul diritto amministrativo: opportunità e insidie”.

-

PREV Giorni festivi a Bordeaux: aggiornamento sui centri commerciali aperti o chiusi l’8 e 9 maggio
NEXT Previsioni sui tassi ipotecari: maggio 2024