I senatori centristi hanno presentato ricorso contro il decreto che cancella 10 miliardi di euro di crediti

I senatori centristi hanno presentato ricorso contro il decreto che cancella 10 miliardi di euro di crediti
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Quattro senatori del gruppo centrista dell’Unione hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il decreto con cui il governo ha cancellato a febbraio 10 miliardi di euro di crediti.

Quattro senatori del gruppo centrista dell’Unione hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il decreto con cui il governo ha cancellato 10 miliardi di euro di crediti in febbraio, un approccio che secondo loro presenta “un carattere di insincerità di bilancio”.

«Sembra che la cancellazione dei crediti operata dal decreto impugnato modifichi le grandi linee dell’equilibrio di bilancio e per questo il decreto deve essere annullato», scrivono i ricorrenti al Consiglio di Stato, in un ricorso che l’AFP ha potuto presentare consultare.

“Il cocktail di parole non dette e di elusione del Parlamento in una materia che gli è costituzionalmente riservata, è del tutto inaccettabile”, scrivono inoltre i senatori Nathalie Goulet (Orne), Michel Canévet (Finistère), Vincent Delahaye (Essonne) e Hervé Maurey ( Eure), che siedono tutti nel gruppo centrista dell’Unione.

“Elusione del processo democratico”

“La cancellazione dei crediti per decreto, soprattutto quando ciò avviene subito dopo l’adozione della legge finanziaria, può essere percepita come un’elusione del processo democratico”, sostengono anche questi parlamentari.

Il governo ha annunciato 10 miliardi di euro di risparmi, realizzati tramite decreto, poche settimane dopo l’adozione del bilancio 2024, citando un peggioramento delle entrate.

L’esecutivo ha già annunciato che quest’anno intende realizzare ulteriori risparmi di 10 miliardi di euro e prevede 20 miliardi di euro di risparmi nel bilancio 2025 che sarà discusso in Parlamento in autunno.

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