Dal miniabito reinventato in ogni modo da JW Anderson al tailleur con sfumature di colore di Erdem, gli stilisti che hanno presentato domenica alla London Fashion Week le loro collezioni primavera-estate 2025 si sono divertiti a rielaborare un capo chiave in infinite varianti.
– JW Anderson rifiuta il miniabito –
Dal tutù alla versione maglione destrutturata, l'abito corto è l'elemento centrale della collezione di JW Anderson, il brand del direttore artistico di Loewe Jonathan Anderson.
Sotto il tetto di vetro dell'Old Billingsgate, un ex mercato del pesce vittoriano nel quartiere City, lo stilista nordirlandese ha prodotto questo capo quasi esclusivamente, variando materiali, forme e colori, ma sempre in lunghezza mini.
Alcuni sono estivi, in raso azzurro cielo o con paillettes rosa chiaro, ma la maggior parte sono più adatti a una fredda estate britannica, con dettagli presi dal guardaroba invernale, come maglioni spessi e pelle.
Su alcuni abiti, i bottoni di un gilet, la tasca o i cordini di una felpa sono stampati direttamente sul tessuto. Altri sono in versione maglione, associati a stivaletti bassi con la cerniera aperta, altri ancora sono addirittura in versione blazer.
Alcune modelle lo indossano in versione ballerina, con ampi tutù e body in pelle nera, marrone o cachi, altre in versione maxi della gonna “a palla”, tornata di moda dalla primavera.
Anche direttore artistico del marchio emergente del gruppo LVMH, la griffe spagnola Loewe, Jonathan Anderson, prossimo ai 40 anni, continua a rivisitare i classici in versione ibrida, innestando maniche a maglione o maglioni giganti su semplici abiti bianchi o blu navy.
– Mescolare i generi all’Erdem –
Ogni sfilata dello stilista Erdem Moralioglu racconta una storia e la sfilata di domenica nel maestoso cortile del British Museum, con la grande sacerdotessa della moda Anna Wintour tra il pubblico, voleva incarnare lo spirito del libro di Radclyffe Hall “The Well of Loneliness”.
Quest'opera del 1928, che racconta la storia di una donna lesbica che, come Hall, voleva vivere la sua vita come un uomo, causò scandalo in Gran Bretagna e fu bandita per oscenità.
Per la collezione primavera-estate 2025, che intende dare vita a queste figure che si muovono tra le espressioni di genere, Erdem presenta prima modelle in tailleur ampi e capelli corti, poi altre, romantiche e femminili, in delicati abiti con volant o pizzo.
Ma queste figure si fondono e, a poco a poco, l'ampia giacca maschile viene associata a calze trasparenti, a una gonna di perle o a un abito-camicia di seta con uno spacco.
Per i suoi completi, cuore della collezione e disponibili in nero, verde mare e rosa confetto, lo stilista ha chiamato il sarto di Savile Row Edward Sexton, in riferimento a un passaggio del libro in cui il personaggio, Stephen, avverte un “risveglio” quando indossa questo capo.
– Ballo promozionale “Anti” di Sinead Gorey –
Su un campo da basket decorato con ghirlande, palloncini e sormontato da una palla da discoteca, la londinese Sinead Gorey ha invitato gli spettatori a un “grande ballo di fine anno”, immerso nella nostalgia per la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000… ma celebrando l'”antieroina” piuttosto che la tradizionale regina delle feste.
Sovversiva, indossa corsetti, giacche da motociclista, minigonne punk in tartan e si annoda in vita la sua cravatta da scolaretta come cintura.
“È la paria del ballo di fine anno che rifugge il classico abito da ballo. Infatti, probabilmente non andrà nemmeno al ballo di fine anno, solo all'afterparty”, ha detto la giovane stilista.
Come spesso accade nelle sue collezioni, le modelle hanno un telefono tempestato di diamanti in tasca o le cuffie nelle orecchie. Nel mezzo di una rinascita delle tendenze dei primi anni 2000, o “Y2K”, i leggings a tre quarti e le Converse alte rosa confetto avranno anche riportato alla mente ricordi della generazione dei “millennial”.
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